(El Mundo Madrid, EFE, 29 settembre 2025)
L’articolo in breve
- Il divario patrimoniale tra under 35 e over 65 è triplicato in 20 anni (da 70.000 a 200.000 euro), con i boomers che detengono il 75% della ricchezza grazie alla proprietà immobiliare.
- Le pensioni superano i salari medi dei giovani (1.753€ vs 1.670€), mentre i redditi reali degli under 30 sono calati del 3% dal 2008, contro un +18% per gli over 65.
- L’accesso alla casa è il principale ostacolo per i millennials, con solo il 67% dei nati tra 1975-1985 proprietario a 42 anni, rispetto all’81% dei boomers.
Cinque citazioni chiave
- Sul crescente divario patrimoniale tra generazioni: “Vent’anni fa, la differenza tra la ricchezza netta degli under 35 e degli over 75 era di circa 70.000 euro; oggi, secondo l’Indagine Finanziaria delle Famiglie pubblicata dalla Banca di Spagna, questa cifra è schizzata a 200.000, quasi il triplo.”
- Sul peso delle pensioni rispetto ai salari giovanili: “Le nuove pensioni di vecchiaia superano già il salario medio degli under 35 (1.753€ contro 1.670€). Inoltre, tra il 2008 e il 2024, il reddito reale dei lavoratori tra i 18 e i 29 anni è sceso del 3%, mentre quello degli over 65 è cresciuto del 18%.”
- Sull’accumulo di ricchezza dei boomers: “Che gli over 65 detengano il 75% della ricchezza è normale, perché con l’avanzare dell’età si accumula più patrimonio. Ma ci sono decili di reddito tra i 30 e i 40 anni in cui il salario medio è inferiore al reddito medio dei pensionati, e questo è difficile da accettare.”
- Sul problema dell’accesso alla casa: “Mentre oltre l’81% delle generazioni nate tra il 1945 e il 1965 possedeva una casa a 42 anni, nel 2022 solo il 67% dei nati tra il 1975 e il 1985 godeva della stessa condizione, 14 punti percentuali in meno.”
- Sulla difficoltà di emancipazione dei millennials: “Nel frattempo, i millennials subiscono le conseguenze di affitti sempre più alti e salari che, in alcuni casi, li costringono a destinare oltre il 90% del reddito al pagamento dell’affitto. Molti non possono permetterselo e sono costretti a restare nella casa familiare, ritardando sempre più l’età dell’emancipazione.”
(Estratto dal blog di Giuseppe Liturri)