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Mar Mediterraneo

Il ticket ambientale per gestire la presenza turistica a Ponza e Palmarola

Un ticket ambientale per gestire gli afflussi turistici e favorire l’ormeggio delle imbarcazioni a Ponza e Palmarola. La presentazione al "circolo Ondina"

“Le isole sono beni culturali di gran pregio e valore di cui fruire anche lontano dalla stagione estiva”. Puntano alla destagionalizzazione le parole Gian Piera Usai, Segretaria Nazionale Ancim (Associazione Nazionale Comuni Isole Minori) intervenuto alla tavola rotonda “Turismo nautico sostenibile e tutela ambientale” presso il circolo Ondina.

Nell’ambito dell’evento è stato presentato Telepass Mare Ponza, un servizio collaudato nel 2024 che vede Telepass nel ruolo di abilitatore tecnologico dei pagamenti di ticket ambientali per l’ormeggio delle imbarcazioni a Ponza e Palmarola e, in generale, delle isole italiane via smartphone.

Alla tavola rotonda hanno partecipato Francesco Ambrosino, sindaco del Comune di Ponza, Gian Piera Usai, Segretaria nazionale ANCIM-Associazione Nazionale Comuni Isole Minori e il Dott. Armando Macali, ricercatore dell’Università degli Studi della Tuscia che ha presentato gli esiti preliminari e gli indicatori di riferimento per definire soglie di sostenibilità delle aree marine protette e operatori del settore.

TICKET AMBIENTALE: CONTRIBUTO DI SOLIDARIETA’

Il servizio “Telepass Mare Ponza” permette a chi ormeggia un’imbarcazione nelle acque circostanti l’isola, incluse le aree protette di Palmarola, di pagare un ticket ambientale, con tariffe che variano in base alla lunghezza dell’imbarcazione e al periodo stagionale.

DIGITALIZZAZIONE CHE APRE NUOVE STRADE

Francesco Ambrosino, sindaco di Ponza rivendica l’idea del ticket marittimo. “Nel 2024 c’è stata una fase di sperimentazione, di questo strumento che gestisse l’area, perché Ponza è un’ambiente fragile che ha bisogno di essere controllato e preservato. Zannone, Palmarola e Ponza sono luoghi che hanno un interesse comunitario”, ha spiegato il sindaco. “L’app gestisce il pagamento del ticket ma anche la raccolta dei rifiuti che ricadono sull’isola con la possibilità che una barca vada sottobordo, con una chiamata o con app, e prenda i rifiuti”. Questo tipo di digitalizzazione aprirebbe anche a nuove strade per altri scopi come quello di regolamentazione del turismo di cui si è parlato questa estate. “Il supporto tecnologico, conoscere i dati e individuarli, ha conseguenze positive anche nel turismo – spiega l’on. Ignazio Abrignani, Presidente dell’Osservatorio Parlamentare per il Turismo -. A volte l’eccessivo flusso turistico comporta scarsa qualità e il turista è scontento. Queste piattaforme per le prenotazioni in fasce orarie dimezzano il flusso. Bisogna cominciare a raccogliere dati, il MIT lo ha già fatto con la “tourism digital app” che raccoglie dati relativi a località sciistiche, di mare, sport. Per capire le attività che le istituzioni devono intraprendere per razionalizzare i flussi e non far perdere la qualità”.

Le parole di Francesco Ambrosino, sindaco di Ponza (LT)

RUOLO DEI SINDACI

In una seconda fase, quella in cui si studia come ampliare l’applicazione degli strumenti, il ruolo centrale spetta ai sindaci e agli imprenditori locali. “È fondamentale che i sindaci raccolgano le esigenze degli imprenditori locali. Perché li si crea il mix tra esigenza pubblica ed economia locale, la tecnologia farà il resto” sostiene Luca Luciani, Amministratore delegato di Telepass. “Con quest’app si porta la stessa comodità delle strade e delle montagne nell’acqua. La barca in rada è un patrimonio e ha un impatto ambientale oltre che turistico. La comodità è quella di prenotare la banchina al porto, ricaricare le batterie delle barche, sincronizzare e minimizzare gli eventuali disagi che logistica comporta”.

L’intervento dell’Ad di Telepass Luca Luciani

LA FOCA MONACA PASSA PER PONZA

Armando Macali, Ricercatore di Scienze Ecologiche e Biologiche dell’Università degli Studi della Tuscia è il responsabile della Stazione biologica di Ponza in cui si mappano gli ecosistemi e le diversità per identificare le aree più fragili da tutelare. Il tutto è stato finanziato con i fondi del ticket per il turismo nautico. “L’amministrazione di Ponza ha visto nella collaborazione con l’Università uno strumento di valorizzazione del territorio. C’è una collaborazione tra didattica e formazione: con i ticket nautici sono state finanziate due borse di dottorato di ricerca che tracceranno la biodiversità per costruire un modello di gestione n grado di salvare il capitale naturale. Abbiamo scoperto che la foca monaca è un’assidua frequentatrice delle isole pontine. Avere accesso ai dati permette di fare critica, disegna politiche ad hoc facendo salve le aspettative economiche delle popolazioni che vi abitano. Telepass permette di gestire i big data e sovrapporre i dati di accesso con le misure di conservazione”.

Il contributo del dott. Armando Macali, ricercatore dell’Università della Tuscia  presso il Dipartimento di Scienze Biologiche ed Ecologiche

LA FASE 2 DELL’APP

La fase due del progetto prevede la possibilità di estendere l’iniziativa anche ad altre isole italiane già nei prossimi mesi. L’obiettivo è creare una rete di mobilità digitale che faciliti l’esperienza del turista e contribuisca alla tutela ambientale delle destinazioni costiere. “Si tratterà di migliorare la qualità del servizio offerto rispetto ad altri competitor e scalare il metodo di business, ad esempio personalizzando l’app. Occorre lavorare di inverno per portare avanti il turismo nautico rispetto a quello greco, croato o degli Emirati. Fondamentale anche che sindaci raccolgano le esigenze degli imprenditori locali. Perché li si crea il mix tra esigenza pubblica ed economia locale, la tecnologia poi farà il resto”, aggiunge l’Ad Luciani. D’accordo anche il sindaco di Ponza. “È necessario dare più informazioni sull’app dell’isola – spiega il sindaco Ambrosino -. Noi siamo isola di transito verso la Sicilia, la Sardegna, bisogna portare a conoscenza di queste barche cos’è Ponza, le bellezze culturali, abbiamo 18 cisterne romane censite ora solo 4 sono fruibili”. l passo successivo “è fare sistema, migliorarlo e razionalizzare i flussi attraverso le innovazioni tecnologiche e l’AI”, chiosa l’on Abrignani.

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