(Bloomberg, William Horobin, 22 settembre 2025, 11:10 GMT+2)
L’articolo in breve
- La Francia, con una crisi politica prolungata e due declassamenti del rating in una settimana, ha superato l’Italia come principale punto critico fiscale dell’eurozona, con un deficit previsto al 5,4% del PIL.
- L’Italia di Giorgia Meloni gode di stabilità politica e ha ridotto il deficit al 3,3% del PIL, mentre la Francia fatica con un parlamento frammentato e nessun piano chiaro di risanamento fiscale.
- Sebbene l’Italia abbia un debito pubblico maggiore, la differenza si sta riducendo; la Francia spende di più ma non riesce a contenere il deficit, nonostante una crescita economica superiore.
Cinque citazioni chiave
- La Francia ha preso il posto dell’Italia come epicentro fiscale problematico: “La prolungata crisi politica francese ha trasformato il paese nel punto critico fiscale dell’area euro, un ruolo a lungo ricoperto dall’Italia.”
- I recenti sviluppi evidenziano il sorpasso: “Il cambiamento è emerso chiaramente venerdì, quando la Francia ha subito il suo secondo declassamento sovrano in una settimana, mentre l’Italia ha ottenuto il primo miglioramento da Fitch Ratings dal 2021.”
- L’Italia mostra maggiore disciplina fiscale: “L’Italia è destinata a scendere sotto il limite UE del 3% del PIL già il prossimo anno, mentre la Francia ha tipicamente registrato deficit più ampi e raramente entro tale limite.”
- La Francia spende di più ma con scarso ritorno: “La spesa della Francia come quota della sua economia era solo leggermente inferiore a quando Macron è entrato in carica, e rimane la più alta tra le economie avanzate, secondo le statistiche OCSE.”
- Il debito francese sta raggiungendo quello italiano: “L’Italia ha ancora un debito pubblico maggiore, ma la differenza si sta riducendo rapidamente mentre a Parigi persiste uno stallo sul risanamento delle finanze pubbliche.”
(Estratto dal blog di Giuseppe Liturri)