Novo Nordisk si mette a dieta. La biotech danese, la cui valutazione nel 2023 ha superato l’intero prodotto interno lordo del suo Paese, ha annunciato che taglierà 9.000 posti di lavoro in tutto il mondo. La decisione arriva in un momento di pressione crescente da parte della concorrenza, in particolare da Eli Lilly, e comporta una revisione al ribasso delle previsioni di profitto per il 2025.
LA DIETA DI NOVO NORDISK
Novo Nordisk ha annunciato un piano di ristrutturazione globale che comporterà il licenziamento di 9.000 dipendenti, pari all’11-11,5% della sua forza lavoro, con l’obiettivo di risparmiare circa 8 miliardi di corone danesi (1,3 miliardi di dollari) all’anno entro il 2026. L’azienda, produttrice dei noti farmaci anti-diabete e per la perdita di peso Wegovy e Ozempic, ha dichiarato che la ristrutturazione mira a semplificare l’organizzazione, accelerare il processo decisionale e riallocare risorse verso aree con maggior potenziale di crescita, come diabete e obesità.
“Anche se ci incoraggia il fatto che Novo stia prendendo provvedimenti per ridurre la complessità e migliorare l’agilità del business, il programma di ristrutturazione probabilmente alimenterà ulteriori dubbi sulle prospettive di crescita dell’azienda”, ha scritto l’analista di JPMorgan Chase, Richard Vosser, in una nota.
L’IMPATTO SULLA DANIMARCA
Il piano di ristrutturazione prevede che dei 9.000 posti di lavoro eliminati circa 5.000 siano in Danimarca, sede principale dell’azienda. Attualmente, Novo Nordisk impiega circa 78.400 dipendenti nel mondo. I licenziamenti – osserva Bloomberg – rappresentano un evento eccezionale per il contesto danese, noto per la stabilità occupazionale e per l’equilibrio tra lavoro e vita privata. La società non ha una tradizione di licenziamenti su larga scala e per anni ha mantenuto una struttura considerata sovradimensionata rispetto ai ricavi generati. Come sottolinea Reuters, nel 2024, impiegava 1.835 dipendenti per ogni miliardo di dollari di fatturato generato, mentre Lilly raggiungeva lo stesso risultato con solo 1.044 lavoratori.
MOTIVAZIONI STRATEGICHE E CAMBIAMENTI ORGANIZZATIVI
L’amministratore delegato Mike Doustdar, in carica solo dallo scorso agosto, ha spiegato che l’azienda deve adattarsi a un mercato in rapido cambiamento, in particolare quello dei farmaci contro l’obesità, sempre più competitivo e orientato al consumatore. “A volte – ha scritto su LinkedIn -, le decisioni più difficili sono quelle giuste per costruire il futuro. Questa è la scelta giusta per il successo a lungo termine di Novo Nordisk”.
Secondo quanto riportato in una dichiarazione ufficiale, la biotech intende rafforzare una cultura aziendale orientata alla performance, migliorare l’efficienza nell’uso delle risorse e concentrare gli investimenti nei settori terapeutici principali. Doustdar ha anche avviato un blocco globale delle assunzioni per le posizioni non essenziali e ha ritirato offerte di lavoro per candidati non ancora assunti.
“Il piano di risparmio è duro, naturale e allo stesso tempo molto necessario. Doustdar deve fare pulizia per permettere a Novo di andare avanti”, ha commentato l’analista di Nordnet, Per Hansen, affermando di aspettarsi una reazione positiva delle azioni alla notizia.
REVISIONE DELLE PREVISIONI FINANZIARIE
A causa dei costi una tantum legati alla ristrutturazione – stimati in 9 miliardi di corone danesi – l’azienda ha abbassato le previsioni di crescita dell’utile operativo per il 2025. La nuova stima, scrive Bloomberg, è compresa tra il 4% e il 10% a tassi di cambio costanti, contro il range precedente del 10%-16% (e il 27% previsto a febbraio). Tra le spese straordinarie figura anche un aumento di 4 miliardi di corone in svalutazioni, ammortamenti e perdite per impairment, per un totale annuo stimato in circa 21 miliardi di corone, a seguito della chiusura di progetti non strategici nella pipeline di ricerca.
PERDITA DI QUOTE DI MERCATO E SFIDE COMPETITIVE
Novo Nordisk ha perso terreno negli Stati Uniti a favore della rivale Eli Lilly, sia nel segmento dei farmaci per l’obesità sia in quello del diabete. Inoltre, la società ha dovuto fronteggiare la crescente presenza di farmacie galeniche (compounder) che, approfittando delle carenze di Wegovy, hanno prodotto versioni non originali del farmaco utilizzando gli stessi principi attivi. Anche il suo farmaco sperimentale CagriSema, inizialmente promosso come nuova frontiera nella perdita di peso, non ha raggiunto i risultati attesi in fase clinica.
ANDAMENTO DEL TITOLO E VALUTAZIONE DI MERCATO
Dopo l’annuncio del piano, il titolo Novo Nordisk è inizialmente sceso per poi registrare un rialzo dell’1,2% alla Borsa di Copenaghen. Tuttavia, nel corso dell’ultimo anno, le azioni hanno perso il 61% del loro valore. A luglio, la società ha subito un’importante svalutazione di mercato: circa 70 miliardi di dollari cancellati in seguito a un profit warning e alla nomina del nuovo Ceo. Il valore di capitalizzazione è passato da un picco di circa 650 miliardi di dollari a 181 miliardi alla chiusura di ieri.
EFFICIENZA OPERATIVA A CONFRONTO CON ELI LILLY
Secondo dati riportati da Bloomberg, nel 2024 Novo Nordisk ha impiegato 1.835 dipendenti per ogni miliardo di dollari di fatturato generato, mentre Eli Lilly ha raggiunto lo stesso risultato con 1.044 lavoratori. Questa differenza ha contribuito alla decisione di procedere con una ristrutturazione finalizzata a migliorare l’agilità e l’efficienza del business.