Skip to content

francia

Tutti i guai finanziari della Francia macroniana. Report Ft

Qual è lo stato di salute finanziario della Francia? L'approfondimento del Financial Times estratto dalla rassegna di Liturri.

(Financial Times, Ian Smith, Emily Herbert, Leila Abboud, 9 settembre 2025, 18:19)

Punti chiave:

  • Tassi francesi al 3,47%, sopra la Grecia e vicini all’Italia.
  • Crisi politica peggiora il debito al 113% del PIL, con Moody’s che ha declassato.
  • Investitori prevedono volatilità fino al 2027 senza riforme fiscali.

La Francia è entrata nel gruppo dei debitori più rischiosi della “periferia” dell’eurozona, secondo grandi investitori, mentre la turbolenza politica ostacola gli sforzi per affrontare il debito galoppante. Il primo ministro François Bayrou ha perso lunedì il voto di fiducia sul suo piano di austerity, portando alla caduta del governo e aggravando una crisi che ha spinto i costi di prestito francesi vicini ai massimi dalla crisi del debito eurozona. Al 3,47%, lo spread sui Bund tedeschi è salito a 0,8 punti percentuali, riflettendo la crescente preoccupazione per l’outlook economico.

“Francia è la nuova periferia,” ha dichiarato Kevin Thozet del comitato investimenti di Carmignac, notando che l’Europa procede a velocità diverse: “Francia è nella corsia lenta, Germania e sud Europa accelerano.”

Bayrou, dimessosi martedì, lascia Macron con opzioni limitate in un parlamento senza maggioranza, costretto a nominare un successore per approvare il bilancio 2026, probabilmente annacquato per convincere l’opposizione a non censurarlo. Il debito-PIL è salito al 113% l’anno scorso, previsto al 118% entro il 2026; Moody’s ha declassato a dicembre, mentre S&P e Fitch mantengono outlook negativo.

Durante la crisi del debito di un decennio fa, gli investitori distinguevano “core” sicuri come la Germania da “periferia” rischiosa come Grecia e Italia. La Francia, vista come “semi-core”, ha visto quest’anno un rally nei bond periferici, spostando la percezione del rischio.

“Quello che vediamo è una lenta migrazione della Francia nella categoria periferia, a meno che la politica fiscale non sia aggiustata presto,” ha avvertito Tomasz Wieladek di T Rowe Price.

Proteste e scioperi sono attesi mercoledì contro i tagli e Macron, potenzialmente spingendo i rendimenti più in alto. I gestori di fondi prevedono poco sostegno per consolidamenti, con lo stallo che potrebbe durare fino alle presidenziali 2027.

“La Francia sarà un bambino problematico per i mercati obbligazionari per i prossimi 18 mesi,” ha detto David Zahn di Franklin Templeton, anticipando volatilità.

Maya Bhandari di Neuberger Berman ha aggiunto: “Il deterioramento fiscale sembra il messaggio in qualsiasi scenario politico. È difficile vedere un esito positivo.”

(Estratto dal blog di Giuseppe Liturri)

Torna su