L’articolo analizza il fallimento delle politiche climatiche basate sui sussidi per l’energia verde, definite una “falsificazione delle preferenze” che ha spinto governi e media a sostenere soluzioni inefficaci. L’autore cita il caso dell’amministrazione Obama, che nel 2008 abbandonò le tasse sul carbonio per favorire sussidi a energie rinnovabili, una scelta che non ha ridotto le emissioni ma ha gonfiato i consumi energetici.
“Invece di sostituire le fonti energetiche convenzionali, la crescita delle rinnovabili si aggiunge a quella delle fonti tradizionali,” osserva Peter Orszag, ex consigliere di Obama, sottolineando il fallimento della transizione energetica. Donald Trump, eliminando i finanziamenti ai sussidi verdi, ha aperto la strada a un possibile ritorno di una tassa sul carbonio, vista come più efficace.
L’autore ricorda un incontro con un alto funzionario democratico nel 2022, che ammise: “Devo credere che mettere un prezzo sul carbonio tornerà al centro della scena.” Questo evidenzia come, anche tra i democratici, ci sia consapevolezza del fallimento dei sussidi. Tuttavia, i media mainstream, come il New York Times, sono accusati di aver ignorato la realtà, promuovendo narrazioni che confermano i pregiudizi del pubblico.
Il testo cita studi, come quello del 2013 della National Science Foundation e dell’American Association for the Advancement of Science, che dimostrano l’inefficacia delle politiche verdi attuali. “Tutte le politiche climatiche globali stanno fallendo,” sottolinea un rapporto, perché si concentrano su finanziamenti a rinnovabili senza ridurre le emissioni.
L’autore conclude che una tassa sul carbonio, paragonabile alle tariffe di Trump, potrebbe essere la chiave per una riforma fiscale pro-crescita, ma richiede un media più critico e meno compiacente.
(The Wall Street Journal, Holman W. Jenkins, Jr., 20 agosto 2025; tratto dalla newsletter di Liturri – https://orabasta.substack.com/)