Il Piano Nazionale Integrato di Energia e Clima (Pniec), elaborato da Teresa Ribera prima del suo passaggio a Bruxelles, fissa un obiettivo ambizioso: 5,5 milioni di auto elettriche in Spagna entro il 2030, richiedendo quasi un milione di vendite annue.
LE AUTO ELETTRICHE CORRERANNO SENZA AIUTI PUBBLICI?
“Nel periodo 2025-2030 si stima che si sarà raggiunta la parità di prezzo nei veicoli leggeri e non sarà necessario supporto pubblico come aiuti a fondo perduto per l’acquisto di veicoli”, afferma il Pniec, prevedendo una riduzione dei costi delle auto elettriche.
C’E’ CHI HA SERI DUBBI
Tuttavia, il settore automobilistico considera questa meta irrealizzabile. Nel 2024, le auto elettriche erano 530.000, e nel 2025 si prevede di raggiungere le 630.000, ben lontane dai numeri richiesti. Le vendite di auto elettriche pure sono cresciute nel 2025, con 52.000 unità da gennaio a giugno, ma quasi la metà è destinata a flotte aziendali.
“Il dato è positivo. In tutti i mesi del 2025 si vendono più auto elettriche rispetto al 2024”, sottolinea Anfac, la principale associazione del settore. Tuttavia, per raggiungere i 5,5 milioni servirebbero 80.000 immatricolazioni mensili, contro le attuali 11.000. I principali ostacoli sono il costo elevato dei veicoli, che non si prevede diminuirà significativamente, e l’infrastruttura di ricarica, che, pur adeguata al parco attuale, non è pronta per un’espansione così rapida.
I PREZZI POSSONO REALMENTE SCENDERE?
Il governo spagnolo, come dichiarato da fonti del Ministero per la Transizione Ecologica, confida in una discesa dei prezzi per stimolare la domanda, eliminando gli aiuti diretti all’acquisto. “Nel settore si necesiterà di sistemi di supporto (fiscali, ‘e-credits’, ecc.) per continuare a promuovere lo sviluppo dell’infrastruttura di ricarica, specialmente per i veicoli pesanti”, precisa il Pniec.
Tuttavia, la burocrazia rallenta l’installazione dei punti di ricarica, e il settore lamenta la mancanza di dialogo con il governo. Con immatricolazioni totali (inclusi veicoli a combustione e ibridi) che a malapena raggiungono il milione annuo, il piano di Ribera appare una sfida titanica, che rischia di rimanere un’ambizione sulla carta senza un cambio di rotta.
(ABC, Raúl Masa, 11 agosto 2025; tratto dalla newsletter di Liturri – https://orabasta.substack.com/)