Punti chiave:
- La Cina sta superando gli Stati Uniti nella guerra commerciale, con una crescita economica del 5,3% nella prima metà del 2025 contro l’1,25% degli USA, e senza cedere alle pressioni di Trump.
- Trump ha ridotto i dazi sui beni cinesi dal 145% al 30%, mentre la Cina ha limitato le esportazioni di terre rare, mantenendo tariffe al 10% sui beni americani.
- Le politiche di Trump, come tagli alla ricerca e restrizioni sull’immigrazione, indeboliscono gli USA, mentre alienano alleati chiave come l’India, favorendo l’influenza globale della Cina.
La guerra commerciale dichiarata da Trump alla Cina a gennaio 2025 sta vedendo Pechino prevalere. La Cina ha registrato una crescita del 5,3% nella prima metà dell’anno, contro l’1,25% degli Stati Uniti, e non ha concesso significative concessioni. Dopo che Trump ha alzato i dazi sui beni cinesi al 145%, la Cina ha risposto con il 125% sui beni americani e ha limitato l’export di terre rare, cruciali per auto e jet da combattimento. Costretto a cedere, Trump ha ridotto i dazi al 30%, mentre la Cina li ha abbassati al 10%. “Crediamo che questa mossa rappresenti un errore strategico che mette in pericolo il vantaggio economico e militare degli Stati Uniti nell’intelligenza artificiale,” hanno scritto esperti di sicurezza nazionale riguardo alla vendita di chip Nvidia H20 alla Cina, approvata da Trump.
L’amministrazione ha anche bloccato visite di leader taiwanesi dopo obiezioni cinesi e imposto dazi su alleati asiatici: 25% sull’India, 20% su Vietnam e Taiwan, e 10-50% su Australia. Queste mosse, unite a tagli alla diplomazia e alla ricerca scientifica (ridotta del 30%), stanno alienando partner e indebolendo gli USA. “Le opinioni sugli Stati Uniti sono diventate significativamente più negative nell’ultimo anno, mentre quelle sulla Cina sono leggermente migliorate,” rivela un sondaggio Pew, con solo il 35% dei paesi ad alto reddito che vede gli USA favorevolmente contro il 32% per la Cina.
Sebbene il ritiro di Trump dalla guerra commerciale abbia limitato i danni economici, le sue politiche non affrontano la crescente influenza cinese in tecnologie come batterie e veicoli elettrici. I tagli alla ricerca e le restrizioni agli studenti stranieri, mentre la Cina investe miliardi in R&S, rischiano di far perdere agli USA il loro vantaggio tecnologico, rafforzando il loro principale rivale.
(The Washington Post, 5 agosto 2025)