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verifica dell'età siti porno

Come funzionerà l’app europea di verifica dell’età da applicare ai siti porno (e non solo)

Al via i test su di una app per la verifica dell'età online in cinque Paesi europei, tra cui l'Italia. Consentirà per esempio di avere accesso ai siti con contenuti per adulti senza trasmettere ai gestori dati d'altra natura. Questa restrizione all'ingresso fa temere al mondo del porno un brusco calo degli affari dato che gli avventori potrebbero avere timore di essere identificati

 

I siti a luci rosse sono in agitazione da tempo, allarmati dai vincoli che l’Ue potrebbe presto mettere loro e che alcuni Paesi comunitari, giocando d’anticipo, sembrano voler predisporre senza attendere i ben noti bizantinismi comunitari. Il tema sul tappeto è il seguente: serve un modo sicuro di verifica dell’età attraverso l’on line. I legislatori si sono accorti – forse tardivamente? – che la famosa spunta con cui l’internauta dichiara di aver raggiunto la maggiore età sia facilmente aggirabile da adolescenti scaltri e dall’ormone a mille, desiderosi di accedere a contenuti per adulti.

I SITI A LUCI ROSSE VEDONO ROSSO

La sola soluzione indicata però allarma i colossi dell’intrattenimento on line più spinto: accreditarsi all’entrata. E farlo attraverso un sistema che incroci i nostri dati con le banche dati nazionali, le sole che possono validare chi siamo e quanti anni abbiamo.

Sarebbe come istituire l’obbligo di rilasciare la propria carta d’identità all’ingresso di un night o di un sexy shop. E in più si pongono problemi giuridici di non facile soluzione, perché pur ammettendo che qualcuno accetti di metterci la faccia, chi tratterà i suoi dati? E quali verranno utilizzati? Verranno trasmessi a chi gestisce le piattaforme a luci rosse?

Si paventa da più parti il rischio, nemmeno troppo remoto, di profilazione che permetta a malintenzionati, unendo i puntini virtuali, di scoprire i gusti e le preferenze sessuali dei frequentatori di siti porno.

L’APP EUROPEA PER LA VERIFICA DELL’ETÀ

A tutto ciò dovrebbe ovviare l’app europea di verifica dell’età che, in quanto ufficiale, dovrebbe anzitutto funzionare secondo i ferrei limiti imposti da Gdpr e Dsa. Per la vicepresidente della Commissione, Henna Virkkunen, il nuovo software permetterà di “garantire la sicurezza dei nostri bambini e ragazzi online. Le piattaforme non hanno scuse per continuare a metterli a rischio”.

Secondo invece i materiali per la stampa forniti dalla Commissione “il modello di verifica dell’età fornisce un metodo che consente agli utenti di dimostrare di avere più di 18 anni quando accedono a contenuti per adulti con restrizioni, come la pornografia online, senza rivelare altre informazioni personali. Si basa su tecnologia open source ed è progettato per essere robusto, intuitivo, rispettoso della privacy e pienamente interoperabile con i futuri portafogli di identità digitali europei”.

COME FUNZIONA

Quando gli utenti “attiveranno l’app, una volta che sarà disponibile a livello nazionale, la loro età verrà verificata dall’emittente utilizzando dati personali dettagliati, come la data di nascita. Tuttavia, i servizi online riceveranno solo una prova che l’utente ha più di 18 anni, senza ulteriori dati personali”.

Insomma, è come se si facesse una telefonata a tre persone in cui il primo soggetto, che vuole validare la propria identità, telefona al secondo che, reperendo il dossier dai database nazionali fa le verifiche del caso. Quindi il secondo soggetto chiama il terzo, il gestore del sito porno, e si limita a comunicargli che l’utente è effettivamente maggiorenne, senza però aggiungere ulteriori riferimenti alla sua identità.

Il realtà il passaggio sarà ancora più complesso: la Ue sottolinea infatti che i processi di emissione e presentazione saranno gestiti da entità separate, garantendo dunque i massimi livelli di privacy al richiedente. Inoltre, il fornitore della prova non sarà informato sui servizi in cui viene utilizzata. Ogni prova verrà utilizzata una sola volta, per impedire il tracciamento tra servizi. Lo sviluppo del progetto di verifica dell’età e il supporto delle parti interessate sono affidati al consorzio T-Scy, composto da Scytales AB (Svezia) e T-Systems International GmbH (Germania), nell’ambito di un contratto biennale assegnato dalla Commissione all’inizio del 2025.

TEST IN CINQUE PAESI

Anzitutto, ora verrà avviata una fase pilota durante la quale la soluzione software per la verifica dell’età sarà testata e personalizzata in collaborazione con gli Stati membri, le piattaforme online e gli utenti finali.

Italia, Danimarca, Francia, Grecia e Spagna saranno i primi a sperimentare il software, in vista dell’integrazione nei rispettivi portafogli digitali nazionali o della pubblicazione di un’app personalizzata per la verifica dell’età a livello nazionale sugli app store. Anche gli operatori del mercato, spiegano dalla Commissione, potranno adottare la soluzione software e svilupparla ulteriormente.

Durante la fase pilota, la soluzione di verifica dell’età sarà ulteriormente potenziata con nuove funzionalità. Oltre all’eID, i prossimi aggiornamenti includeranno ulteriori opzioni per consentire agli utenti di dimostrare di avere più di 18 anni. La verifica dell’età sarà inoltre potenziata con le più recenti soluzioni tecniche (zero-knowledge proof) per garantire il massimo livello di protezione della privacy.

I PROSSIMI PASSI

Sebbene le funzionalità di tutela della privacy non possano essere modificate, la Commissione annuncia che gli Stati membri potranno personalizzare la verifica dell’età in base alle proprie esigenze nazionali, ad esempio aggiungendo un marchio e una traduzione nella/e lingua/e nazionale/i. La Commissione prevede di estendere il progetto pilota e il relativo supporto ad altri Paesi membri, in coordinamento con le autorità nazionali e i coordinatori dei servizi digitali.

In una fase successiva, tutti gli Stati membri riceveranno strategie di attuazione personalizzate che consentiranno loro di integrare la soluzione nei rispettivi portafogli digitali nazionali o di pubblicare app localizzate sugli app store per renderle disponibili agli utenti finali.

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