Skip to content

space act

La Commissione lancia lo Space Act Eu per il mercato unico spaziale

Il 25 giugno la Commissione europea ha pubblicato la sua proposta legislativa Space Act Eu per stabilire norme (ad oggi frammentate) sulle operazioni satellitari e di lancio e non solo. Tutti i dettagli.

Via libera dalla commissione europea allo Space Act Eu, la normativa che punta a creare un mercato unico per le imprese attive nei servizi spaziali all’interno dell’Unione europea e allo stesso tempo rafforzare la capacità del Vecchio Continente di competere con Stati Uniti e altre potenze commerciali nel settore spaziale.

Il 25 giugno l’esecutivo di Bruxelles ha presentato la sua proposta legislativa per l’Eu Space Act, con l’obiettivo di stabilire norme sulle operazioni satellitari e di lancio per i suoi 27 Stati membri al fine di ridurre la burocrazia, proteggere gli asset spaziali e creare condizioni di concorrenza eque e prevedibili per le società.

L’atto legislativo dell’Ue sullo spazio si articola in tre pilastri riguardanti la sicurezza, la resilienza e la sostenibilità. “Il XXI secolo sarà il secolo dello spazio e il secolo della nuova frontiera: lo spazio”, ha dichiarato il commissario europeo per lo spazio e la difesa, Andrius Kubilius, presentando l’iniziativa.  “Siamo all’inizio di una rivoluzione spaziale. Molto presto, lo spazio diventerà immenso.”

Le nuove norme si applicheranno alle risorse spaziali Ue e a quelle nazionali, nonché agli operatori extra-Ue, come Starlink di Elon Musk o Amazon Kuiper di Jeff Bezos, che offrono servizi in Europa.

Tutti i dettagli.

SUPERARE LA FRAMMENTARIETÀ DELLA NORMATIVA SPAZIALE

Oggi, le norme spaziali nell’Ue sono frammentate, ostacolano l’innovazione, limitano la competitività delle imprese europee e generano costi aggiuntivi, spiega la Commissione nella nota. “Questa frammentazione è dannosa per le imprese, per la competitività e per il nostro futuro nello spazio”, ha evidenziato Kubilius. Per questo, Bruxelles propone un quadro normativo armonizzato che favorisca la crescita del mercato interno, garantisca la sicurezza e promuova la responsabilità ambientale.

Il nuovo regolamento punta a ridurre la burocrazia, tutelare le risorse spaziali e creare condizioni di concorrenza eque e prevedibili per le aziende.

I TRE PILASTRI DELL’INIZIATIVA

La proposta si basa su tre pilastri fondamentali. Il primo è la sicurezza con l’introduzione di regole per il tracciamento degli oggetti spaziali e per il contenimento dei detriti, al fine di garantire un accesso sicuro e continuo allo spazio. Dopodiché resilienza, grazie a requisiti specifici di cybersicurezza per rafforzare la protezione delle infrastrutture spaziali europee e assicurare la continuità dei servizi. E terzo sostenibilità: obbligo per gli operatori di valutare e ridurre l’impatto ambientale delle proprie attività, con incentivi all’innovazione in tecnologie emergenti come la manutenzione in orbita, che prolunga la vita utile dei satelliti e limita i detriti.

Tuttavia, come nota Spacenews, sebbene la legge affronti vari argomenti relativi alla sostenibilità spaziale, non include requisiti specifici, come le scadenze per il deorbitamento dei veicoli spaziali al termine del loro ciclo di vita. Kubilius ha affermato nel suo discorso che i veicoli spaziali dovranno essere deorbitati non più di 25 anni dopo il termine del ciclo di vita, sebbene questo limite si ridurrebbe a un solo anno per i veicoli spaziali in orbita terrestre molto bassa.

PALETTI ANCHE PER STARLINK

Inoltre, le nuove regole si applicheranno non solo agli operatori europei, ma anche a quelli extra-Ue che forniscono servizi nel mercato europeo, come nel caso di Starlink. Per attenuare i possibili costi di adeguamento, sono previste misure di sostegno, soprattutto per start-up e piccole e medie imprese.

LA VISIONE STRATEGICA PER LA SPACE ECONOMY EUROPEA

Oltre all’EU Space Act, la Commissione ha presentato anche una “visione per l’economia spaziale europea” per affrontare l’evoluzione dell’economia spaziale globale e le sfide poste dalla concorrenza internazionale e dalle tensioni geopolitiche. Si prevede infatti che l’economia spaziale globale raggiungerà 1.600 miliardi di euro entro il 2035 e l’intenzione è di rendere l’industria spaziale il motore dell’economia spaziale dell’Unione europea.

I PROSSIMI STEP

Infine, la proposta legislativa Eu Space Act sarà ora sottoposta all’esame del Parlamento europeo e del Consiglio, secondo la procedura legislativa ordinaria.

Torna su