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Chi ha scoperto la bufala Meloni-AfD

In Germania circola da mesi una bufala su Giorgia Meloni: diversi video virali sostengono che il primo ministro italiano abbia stretto un'alleanza con AfD. Ma si tratta di pura invenzione.

Anche Giorgia Meloni è finita nel tritacarne della disinformazione online in Germania. Con titoli sensazionalistici come “L’accordo che scuote Bruxelles”, “Nuova alleanza contro Bruxelles” o “Shock Ue”, una serie di video apparsi su YouTube da fine maggio ha scatenato clamore affermando, senza alcuna prova, che il primo ministro italiano avrebbe annunciato una collaborazione ufficiale con l’estrema destra tedesca di AfD.

È una di quelle balle che in gergo si definiscono fake-news. Ma, nonostante la mancanza totale di riscontri reali, questi contenuti hanno raggiunto centinaia di migliaia di visualizzazioni, diffondendosi anche su TikTok, LinkedIn e Instagram.

IL FACT-CECKING DI CORRECTIV

Lo scrive Correctiv, organizzazione giornalistica investigativa non profit tedesca che difende i principi democratici, la trasparenza e la giustizia sociale. Correctiv ha smentito completamente le ricostruzioni, classificandole come pura invenzione, alimentata da tecniche di manipolazione mediatica e probabilmente da contenuti generati con intelligenza artificiale.

La disinformazione ha preso piede sul tema dell’immigrazione. La fonte da cui ha preso piede la falsa narrazione è una lettera aperta diffusa a metà maggio dall’ufficio della presidenza del Consiglio italiano, co-firmata da nove Stati membri dell’Unione europea, tra cui l’Italia e la Danimarca. Il documento sollecitava un dibattito sull’interpretazione della Convenzione europea dei diritti dell’uomo. In uno dei video più visualizzati – oltre 400.000 clic – si afferma che la leader di AfD, Alice Weidel, avrebbe espresso sostegno all’iniziativa, ricevendo in cambio un presunto messaggio di apprezzamento da Giorgia Meloni con l’auspicio di un incontro personale. Tuttavia, non esiste alcuna prova che Meloni abbia mai pronunciato o scritto queste parole.

L’analisi condotta da Correctiv non ha trovato traccia di simili dichiarazioni né sulla piattaforma X, né sulla pagina ufficiale della Presidenza del Consiglio, né sui principali organi di stampa. Anche i contatti diretti con il partito Fratelli d’Italia e con il governo italiano non hanno portato ad alcuna conferma.

L’ISOLAMENTO DI AfD E LE DISTANZE DI MELONI

D’altronde il contesto politico rafforza ulteriormente l’idea che la presunta alleanza sia del tutto infondata. AfD, infatti, è sempre più emarginata sulla scena europea: dopo la rivelazione di una riunione segreta a inizio 2024, anche il partito Rassemblement National di Marine Le Pen ha preso pubblicamente le distanze e, nel maggio 2024, AfD è stata espulsa dal gruppo Identità e Democrazia (ID) al Parlamento europeo, in seguito a dichiarazioni controverse di Maximilian Krah sulle SS. Di quel gruppo fa parte la Lega. Fratelli d’Italia, al contrario, aderisce al gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei (ECR), alla cui fondazione nel 2009 diedero un contributo fondamentale i tories britannici, rappresentandone una delle delegazioni più numerose e influenti fino alla Brexit. Insomma conservatori sì, nazionalisti pure, ma non estremisti.

La stessa Meloni, già nei primi mesi del 2024, aveva parlato di “differenze inconciliabili” tra Fratelli d’Italia e AfD, soprattutto per via dei rispettivi rapporti con la Russia. Lo ricordano gli stessi redattori di Correctiv: mentre il partito tedesco è spesso critico verso l’invio di armi a Kiev, il governo Meloni ha sempre sostenuto l’Ucraina in chiave atlantista. Una collaborazione appare dunque non solo non dichiarata, ma anche politicamente inverosimile, anche se su alcuni temi come l’immigrazione illegale, la difesa delle frontiere o la critica a politiche climatiche radicali le posizioni possono essere vicine. Convergenze tematiche non significano però alleanza politica.

VIDEO SOSPETTI E TRAME OSCURE

I video che alimentano questa disinformazione provengono da canali con nomi generici come “Fokus Deutschland”, “Politik Aktuell” o “Verheimlicht”. Alcuni di essi vantano decine di migliaia di follower e diffondono abitualmente contenuti a favore dell’estrema destra e contro le istituzioni europee. Correctiv ha rilevato diversi indizi che fanno sospettare l’utilizzo di voci generate da intelligenza artificiale: pronunce insolite, toni innaturali e ritardi nell’articolazione, oltre a una scrittura ripetitiva e poco coerente. Sono le tracce chiare di un intervento artificiale.

Dietro questi account, non identificabili per mancanza di colophon e contatti, potrebbero celarsi operatori professionali della disinformazione. In alcuni casi, gli stessi profili fino a pochi mesi fa pubblicavano contenuti innocui o in lingua turca, come ricette di dolci o consigli di bricolage. È plausibile che tali account siano stati acquistati per sfruttare follower già presenti e amplificare così la diffusione di notizie false, violando le regole di YouTube.

Il fenomeno sottolinea ancora una volta quanto siano vulnerabili le reti sociali alle manipolazioni. Alla richiesta di chiarimenti da parte di Correctiv, la piattaforma ha dichiarato di non tollerare pratiche fraudolente e ha bloccato i canali segnalati. I cui video, nel frattempo, avevano ottenuto commenti entusiastici da parte di utenti che salutavano l’improbabile svolta reazionaria di FdI e la nuova alleanza anti-europea. E che non saranno oggi convinti del contrario da pur meritorie e necessarie opere di vigilanza e verifica giornalistica.

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