Nel nuovo ordine globale plasmato da intelligenza artificiale, potenza computazionale e sicurezza predittiva, l’Italia si dota di una infrastruttura civica unica nel suo genere: l’Ente Nazionale per l’Intelligenza Artificiale – Enia. Nato nel 2023, diretto da Valeria Lazzaroli e oggi in trasformazione in Fondazione del Terzo Settore, Enia si pone come architettura etica, scientifica e operativa dell’AI, con l’obiettivo di restituire alla società e alle istituzioni il controllo sulle tecnologie più potenti della nostra epoca.
Più che un centro di ricerca, Enia è una piattaforma nazionale per la governance democratica dell’AI, concepita per orientare lo sviluppo algoritmico verso trasparenza, accountability e impatto sistemico.
UNA FONDAZIONE PER L’AI CIVICA E INFRASTRUTTURALE
La vocazione di Enia è chiara: creare un modello italiano di governance dell’AI che non si limiti alla regolazione, ma generi ecosistemi pubblici, partecipati e verificabili, capaci di:
– garantire sovranità tecnologica e prossimità dei dati,
– promuovere investimenti civici ad alto impatto,
– formare nuove competenze professionali e scolastiche,
– valutare l’accettabilità pubblica delle tecnologie predittive.
Con sedi operative a Milano, Dubai, Cape Town, Salt Lake City (e prossimamente a Bruxelles), Enia si propone come hub federato e distribuito per la cooperazione scientifica, lo sviluppo etico e l’interazione con istituzioni, imprese e territori.
LA ENIA HORIZON SANDOBX: TESTARE, VALUTARE, RESPONSABILIZZARE
Al cuore dell’architettura di Enia vi è la Enia Horizon Sandbox®, prima sandbox etica e civica italiana dedicata all’intelligenza artificiale. In collaborazione con Microsoft Italia, offre:
– ambienti regolati per testare algoritmi ad alto impatto,
– standard ISO/IEC 42001:2023 per compliance AI,
– sistemi di tracciabilità e auditing AI-ESG.
Un elemento distintivo è il Red Teaming Civico: squadre multidisciplinari che simulano scenari avversi, analizzano bias, valutano effetti collaterali sociali e formulano raccomandazioni trasparenti. Accanto alla Sandbox operano le Giurie di Comunità dell’AI®, organismi deliberativi partecipati da cittadini, esperti, stakeholder e giovani under 25, che affiancano l’analisi tecnica con una valutazione sociale, etica e democratica dell’innovazione predittiva.
TECNOLOGIA E SICUREZZA NAZIONALE: UNA NUOVA PRIORITÀ STRATEGICA
Nel secondo semestre 2025, Enia ha istituito una Commissione permanente su “Tecnologia e Sicurezza Nazionale”, con l’obiettivo di:
– analizzare l’impatto dell’IA sugli equilibri geopolitici, sulle infrastrutture critiche e sulle democrazie digitali;
– valutare il rischio sistemico derivante dall’adozione di modelli LLM, piattaforme cloud sovrane e chip di nuova generazione;
– proporre linee guida, audit, policy brief e modelli di co-regolazione in settori sensibili: difesa, intelligence, finanza, pubblica sicurezza, sanità.
Questo nuovo indirizzo trasforma Enia in osservatorio avanzato delle minacce emergenti e delle architetture di potere algoritmico, e lo pone al centro del dibattito europeo su AI, cyber-resilienza e sovranità digitale.
IL GOLFO ARABO: NUOVO EPICENTRO GLOBALE DELL’AI STRATEGICA
È nel Golfo Arabo che si sta configurando il terreno più avanzato per osservare – e partecipare – alla fusione tra AI, sicurezza nazionale e geopolitica digitale. Le evidenze raccolte da studi internazionali mostrano:
– accordi miliardari tra Microsoft e fondi sovrani come G42 (Emirati) per accesso esclusivo a LLM e capacità cloud;
– la costruzione in Arabia Saudita di un data center da 2,1 miliardi USD con oltre 3.000 GPU Nvidia H100/H200;
– lo sviluppo di modelli linguistici regionali come Jais, LLM arabo-centrico con 395 miliardi di token;
– l’adozione massiva di riconoscimento biometrico, behavioural analytics e geospatial intelligence a fini di sorveglianza e difesa.
In assenza di cornici multilaterali efficaci, il Golfo rappresenta il laboratorio reale dove AI, potere statale e sicurezza si integrano. Ed è proprio lì che Enia intende crescere, rafforzando la propria presenza a Dubai, attivando partenariati scientifici e promuovendo un modello alternativo: non solo efficiente e sovrano, ma anche legittimato, trasparente e democratico. In particolare, il Qatar ha costruito una strategia nazionale IA ispirata alla regolazione multilaterale, con audit etici, collaborazione scientifica con il Regno Unito, applicazioni operative nella sicurezza urbana (Mondiali FIFA 2022) e investimenti del fondo QIA in NLP araba e fintech.
CONCLUSIONE: COSTRUIRE UN’AI PUBBLICA, STRATEGICA E RESPONSABILE
Nel tempo della diplomazia del silicio, le sfide della sicurezza non si vincono solo con il potere di calcolo. Servono istituzioni intelligenti, architetture etiche e infrastrutture pubbliche capaci di anticipare i rischi, difendere i valori e restituire potere alle persone. Enia non è un semplice ente tecnico. È una piattaforma nazionale di resilienza algoritmica, una rete federata di competenze e un modello di governance inclusiva che può ispirare l’Europa e dialogare con i grandi hub emergenti. A partire dall’Italia, da Bruxelles, dal Golfo.