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Così Nissan zavorra l’alleato francese Renault

Le difficoltà di Nissan si stanno riverberando sui conti di Renault che aveva già contabilizzato 2,2 miliardi di contributo negativo all'utile netto per il primo trimestre 2025 a causa delle perdite registrate dalla Casa giapponese. Ora gli oneri sfiorano i 12 miliardi

Il periodo di forte crisi attraversato dalla azienda nipponica Nissan si ripercuote anche sui conti dell’alleata francese Renault che, con una modifica al metodo di contabilizzazione delle azioni della Casa di Yokohama in portafogli in base alla quale passerà da un’imputazione con il metodo del patrimonio netto a una basata sulle valutazioni di Borsa, vede comparire nel proprio conto economico una perdita di quasi 10 miliardi di euro.

NISSAN – RENAULT, ALLEANZA SEMPRE MENO VANTAGGIOSA?

Renault che, a seguito del tagliando all’alleanza franco-nipponica, ha cessato di possedere il 43,4% di Nissan attraverso conferimenti a un fondo fiduciario, detiene comunque ancora il 17,05% del costruttore di Yokohama in via diretta e un ulteriore 18,66% tramite un trust di diritto francese, per un totale del 35,71%. Questa quota ora verrà trattata, dal punto di vista contabile, come “un asset finanziario valutato al fair value” sulla base del valore della quotazione delle azioni Nissan sulla Borsa di Tokyo.

La modifica contabile certifica proprio la differenza di assetto che i due marchi automobilistici stanno apportando nel loro rapporto: il metodo del patrimonio netto viene infatti usato generalmente per trattare quote di controllo, ma con la perdita di tale status da parte dei francesi sull’azienda giapponese era necessario passare alle modalità di calcolo tipiche delle partecipazioni di natura esclusivamente finanziaria, suscettibili al valore azionario. Quest’approccio, afferma una nota, “consente di allineare il valore della partecipazione in Nissan iscritta al bilancio di Renault Group al valore della quotazione delle azioni Nissan”.

IL CONTO SALATO PER I FRANCESI

Un cambio tutt’altro che formale che ha come principale conseguenza, per Boulogne-Billancourt, il dovere ora contabilizzare una perdita per ora stimata in 9,5 miliardi di euro dovuta alla differenza tra il valore contabile della partecipazione prima del 30 giugno ed il fair value stimato in base alla quotazione delle azioni Nissan in quella stessa data (a cui si somma l’impatto a conto economico delle riserve di conversione e delle coperture di investimento netto legate ai titoli contabilizzati con il metodo del patrimonio netto).

L’impatto è esclusivamente contabile e la perdita sarà registrata nel conto economico, principalmente in “altri proventi e oneri di gestione”, dunque senza alcuna conseguenza sulla cassa e sul calcolo dei dividendi. Però appare chiaro come le difficoltà di Nissan si stiano riverberando sui conti di Renault che aveva già contabilizzato 2,2 miliardi di “contributo negativo all’utile netto del Gruppo Renault per il primo trimestre 2025” a causa delle perdite registrate dalla Casa giapponese. Ora gli oneri sfiorano i 12 miliardi.

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