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La Francia farà l’errore di sostituire il nucleare con le rinnovabili? Report Le Figaro

Il fallimento della politica energetica della Francia visto dal quotidiano francese Le Figaro. Estratto dalla rassegna stampa di Giuseppe Liturri su X.

La Francia sta affrontando una crisi energetica senza precedenti, aggravata dal blocco istituzionale seguito alla dissoluzione dell’Assemblea Nazionale nel 2024 e dal fallimento della politica energetica.

LA MORATORIA SU EOLICO E SOLARE

Nicolas Baverez su Le Figaro denuncia il rifiuto di una proposta di legge sulla decarbonizzazione al 2050, che includeva una moratoria su eolico e solare e la riapertura della centrale di Fessenheim.

Il governo, aggirando il Parlamento, pianifica di adottare per decreto la programmazione energetica, basata su una legge del 2020 che prevede la chiusura di 14 reattori nucleari e una riduzione di consumi e produzione, una strategia definita “suicida”.

IL PIANO DELLA FRANCIA PER RIDURRE I COMBUSTIBILI FOSSILI È IRREALISTICO

Il piano del governo di ridurre i fossili dal 60% al 30% entro il 2035, con un mix di 360 TWh nucleari e 200 TWh rinnovabili, è irrealistico: richiede 500 miliardi di euro per le rinnovabili e 200 miliardi per le reti, aumentando le bollette in un Paese impoverito. Sostituire il nucleare, stabile e decarbonizzato, con fonti intermittenti come eolico e solare rischia blackout, come dimostrato dai crolli delle reti in Germania (2006) e Spagna (2024).

COSA C’ENTRA LA GERMANIA?

Baverez critica l’allineamento della Francia alle politiche UE, influenzate dalla Germania, che hanno portato a prezzi elevati, deindustrializzazione e dipendenza da gas USA e tecnologie cinesi. Mentre Cina, Russia e Corea del Sud guidano la rinascita nucleare, la Francia è marginalizzata.

Serve una svolta: priorità a sicurezza, sovranità e competitività, con un mix energetico flessibile, centrato su nucleare e idroelettrico, e un mercato che lasci a EDF autonomia imprenditoriale. Senza una riforma drastica, non ci saranno né ripresa economica né transizione ecologica.

(Le Figaro, Nicolas Baverez, 30 giugno 2025)

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