Vivere con il diabete ha un impatto sulla vita quotidiana, ma grazie all’innovazione tecnologica e al supporto sanitario, è possibile gestire efficacemente la condizione e condurre una vita piena. All’evento “Ridurre il Peso del Diabete e Semplificarne la Gestione Attraverso la Tecnologia”, Medtronic, leader nella tecnologia sanitaria, ha presentato soluzioni innovative che hanno trasformato la gestione del diabete per oltre 40 anni
L’evento, che ha riunito medici, persone con diabete e caregiver a Roma, ha sottolineato l’importanza della conoscenza, della discussione e di una cultura inclusiva nella gestione del diabete, con il principio guida: “Empowering people with Diabetes: reduce the burden of Diabetes Management to maximize the enjoyment of life”.
L’evento ha visto anche la partecipazione straordinaria del tennista professionista Alexander Zverev, che si trovava a Roma per gli Internazionali d’Italia 2025. Con una diagnosi di diabete di tipo 1 dall’infanzia, ha condiviso il suo percorso di eccellenza nel suo sport nonostante la sua condizione, ispirando altri a perseguire le proprie aspirazioni.
VIVERE PIÙ TEMPO NEL RANGE SIGNIFICA VIVERE MEGLIO
Secondo gli ultimi dati epidemiologici (Annali AMD 2023), 3,9 milioni di persone in Italia convivono con il diabete, pari al 6,6% della popolazione, di cui 259.000 con diabete di tipo 1 e 3,5 milioni con diabete di tipo 2, con una maggiore prevalenza tra le donne. In questo contesto, un controllo ottimale della glicemia diventa essenziale per limitare l’insorgenza di complicanze croniche.
Il Time in Range, ovvero il tempo trascorso all’interno dell’intervallo glicemico ottimale (70-180 mg/dL), rappresenta un indicatore chiave per ridurre il rischio di complicanze future. Tuttavia, nonostante l’accessibilità a soluzioni tecnologiche, solo il 20% delle persone con diabete in Italia utilizza microinfusori insulinici, rispetto al 65% in Germania e al 43% negli Stati Uniti (fonte: Annali AMD 2023).
Questa statistica evidenzia la necessità di colmare un divario, non solo tecnologico ma anche culturale e informativo. Per le persone con diabete di tipo 1, rimanere nell’intervallo glicemico target per almeno 17 ore al giorno può migliorare significativamente gli esiti clinici e offrire una migliore qualità della vita. Ogni aumento del 10% del Time in Range (TIR) può ridurre il rischio di complicanze a lungo termine, come la retinopatia, di quasi il 40%.
LA TECNOLOGIA GIOCA UN RUOLO CRUCIALE
“Vivere con il diabete è un po’ come essere sulle montagne russe”, ha spiegato Luigi Morgese, Sr. Business Director di Medtronic Diabetes IGI (Italia, Grecia, Israele). “I livelli di glucosio nel sangue sono influenzati da vari fattori e possono essere diversi da un giorno all’altro. Ma oggi, la tecnologia può davvero fare la differenza, aiutando a stabilizzare i livelli di glucosio durante i pasti, l’esercizio fisico, il sonno e ogni volta che i livelli di zucchero nel sangue sono alti o bassi. Eventi come questo aiutano ad aumentare la consapevolezza e la comprensione che il diabete non deve essere vissuto come una continua sfida impegnativa e non limita il tuo potenziale. La tecnologia disponibile oggi può ridurre il peso del vivere con il diabete, ripristinando la libertà quotidiana e la tranquillità mentale”.
“All’inizio ci sembrava una cosa estranea, quasi innaturale da accettare per nostro figlio. Ma sono bastati pochi giorni per capire quanto questa tecnologia fosse avanti: ci ha semplificato la vita, ci ha tolto tante preoccupazioni. Adesso possiamo concentrarci su momenti più belli, più leggeri… a volte ci dimentichiamo persino del diabete”, hanno raccontato Gianni e Roberta, genitori di Davide, un bambino con diabete.
GESTIRE LE EMOZIONI
“Il diabete è la patologia endocrinologica più comune in età pediatrica, una condizione cronica che impatta significativamente sulla salute e sulla qualità della vita di bambini e famiglie. La gestione quotidiana del diabete richiede attenzione costante a glicemia, insulina, alimentazione e attività fisica, sottraendo tempo prezioso e influenzando profondamente la vita quotidiana. La diagnosi durante l’infanzia o l’adolescenza è un evento traumatico che genera emozioni come shock, rabbia, paura e ansia. Aiutare i giovani a normalizzare queste emozioni è essenziale per il loro benessere psicologico. L’uso di tecnologie, come i sensori glicemici e i microinfusori di insulina, ha svolto un ruolo fondamentale nell’alleviare lo stress e l’ansia, in particolare per la paura dell’ipoglicemia, comune nei pazienti e nelle loro famiglie”, ha affermato il Prof. Marco Marigliano, Professore Associato di Pediatria dell’Università di Verona e Dirigente Medico della UOC di Pediatria B della Azienda Ospedaliero Universitaria Integrata di Verona.
LA DIFFUSIONE DELLA TECNOLOGIA
A livello internazionale, grazie al progetto SWEET (che raccoglie i dati di oltre 50.000 bambini e adolescenti con diabete tipo 1) circa l’80% di loro utilizza un sensore CGM e oltre il 50% un microinfusore di insulina, con il 28% che ha accesso a sistemi di rilascio automatico dell’insulina (AID). Questo evidenzia come l’adozione della tecnologia sia ormai uno standard di cura in molti paesi.
In Italia, i dati più recenti (ISPED CARD 2023) mostrano progressi significativi: su oltre 4.000 bambini e ragazzi monitorati, più del 95% utilizza un sensore CGM, oltre il 40% è in terapia con microinfusore di insulina e quasi tutti quelli che utilizzano un microinfusore (circa il 38% del totale) impiegano sistemi a rilascio automatico dell’insulina. Un cambiamento importante rispetto ai dati del 2019, che conferma una crescente diffusione delle tecnologie avanzate anche nella nostra realtà.