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Banco Bpm, ecco le novità dell’accordo con i sindacati

Nuove assunzioni e ricambio generazionale, uscite volontarie, premio per i lavoratori, welfare aziendale. Tutti i dettagli sull'accordo sindacale siglato in Banco Bpm dopo tensioni e divisioni anche tra sindacati.

Dopo mesi di tira e molla, la vertenza sindacale in Banco Bpm, su uscite volontarie e assunzioni, si chiude. E si chiude di fatto senza particolari differenze, per quanto riguarda i numeri, rispetto a quelli messi sul tavolo dai rappresentanti di piazza Meda a giugno.

La faccenda si è definita ieri pomeriggio quando i rappresentanti della banca hanno firmato un pacchetto di accordi con tutte le organizzazioni sindacali, Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin. Le novità, dunque, riguardano: nuove assunzioni e ricambio generazionale, uscite volontarie, premio per i lavoratori, welfare aziendale.

CHE COSA PREVEDE L’ACCORDO SINDACALE IN BANCO BPM

Per quanto riguarda il piano di uscite, a fronte di 1.100 adesioni, solo su base volontaria, al Fondo di solidarietà, l’accordo stabilisce 550 assunzioni alle quali si sommano 113 assunzioni già fatte in corso d’anno, in parziale sostituzione di 500 pensionamenti incentivati e realizzati, su iniziativa della banca, senza accordo sindacale, oltre agli impegni aziendali per l’ingresso, entro il 31 dicembre 2025, di ulteriori 250 risorse con contratto di apprendistato, per un totale di 913 posti di lavoro a cui viene affiancato l’inserimento di 100 risorse a tempo determinato correlato ad assenze per congedi di maternità e parentali, a fronte di 1.600 uscite complessive.

GLI IMPEGNI DI BANCO BPM

L’azienda si è inoltre impegnata a sostituire il personale assunto in forza dell’accordo odierno che presenti le dimissioni entro 12 mesi dall’ingresso e alla riconversione professionale di 200 risorse di sede da destinare alla rete.

IL RUOLO DEL SINDACATO

Determinante, per la positiva chiusura della trattativa, l’appello all’unità sindacale lanciato pochi giorni fa su Class Cnbc dal leader della Fabi, Lando Maria Sileoni. Parole che hanno consentito di archiviare tensioni interne sfociate in discutibili denunce da parte di First, Fisac e Uilca contro la banda per asserito comportamento sindacale, poi tornati sui loro passi con la firma di una conciliazione davanti al giudice di Milano.

TUTTO SU ESODI E ASSUNZIONI IN BANCO BPM

Quanto agli esodi e alle assunzioni, i numeri degli accordi di oggi vanno letti bene. Le uscite, solo su base volontaria, sono in tutto 1.600: 500 pensionamenti sono stati archiviati nei mesi scorsi e altri 1.100 dipendenti usciranno con prepensionamenti grazie al Fondo di solidarietà. Gli ingressi concordati oggi sono 550 a cui vanno sommate 113 assunzioni già fatte per compensare i pensionamenti. Calcolatrice alla mano vuol dire che il ricambio generazionale concordato con i sindacati vale 663 nuovi posti. In aggiunta ai quali la banca si è impegnata con 250 contratti interinali e 100 sostituzioni maternità. Ma, come detto, sono solo impegni, non vincolati ad alcun accordo.

COME SARA’ IL PREMIO AZIENDALE

Arrivano poi i quattrini. È stato anche concordato il premio aziendale di 2.100 euro, in linea con quelli dei principali gruppi bancari italiani; i lavoratori avranno la possibilità di convertire parte del premio fino a cinque giornate di permesso. È stato inoltre concordato un ulteriore, importante versamento aziendale di oltre 4 milioni di euro da versare con la finalità di armonizzare le varie forme di welfare presenti nel gruppo, in particolare assistenza e previdenza, che ancora vedono sensibili differenze per effetto di quanto già in essere nelle banche confluite nel gruppo nel corso del tempo. Sono stati prorogati, poi, per ulteriori 24 mesi: il contratto integrativo aziendale, il protocollo sulle politiche commerciali, l’accordo quadro e i trattamenti indennitari riconosciuti alla ex Società di gestione dei servizi (Sgs).

IL COMMENTO DELLA FABI

«Siamo molto soddisfatti degli accordi sottoscritti e delle proroghe ottenute. Sono stati mesi di forti tensioni durante i quali, come Fabi, abbiamo sempre operato con coerenza, trasparenza e pragmatismo per garantire a tutti gli oltre 19.000 colleghi del Gruppo le migliori tutele. Riteniamo che questi accordi possano andare incontro alle esigenze di tutti, di coloro che attraverso l’accesso volontario al Fondo di solidarietà potranno uscire anticipatamente dal lavoro così come di chi al lavoro resterà beneficiando di un ricambio generazionale superiore a quello dei maggiori Gruppi bancari del nostro settore. Riteniamo quanto ottenuto sia un equo riconoscimento per l’impegno profuso da tutte le colleghe e da tutti i colleghi che, con il loro lavoro quotidiano, hanno contribuito a consentire al gruppo il raggiungimento di ottimi risultati», ha commentato il coordinatore Fabi nel gruppo Banco Bpm, Gianpaolo Fontana.

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