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Von der Leyen manda in sollucchero Macron e Scholz

Riflessioni sparse a margine della conferma di Ursula von der Leyen alla presidenza della Commissione Ue. Il caso del no di Fratelli d'Italia. La lettera di Francis Walsingham.

Caro direttore,

so bene che non ti affascinano troppo le analisi politologiche, visto soprattutto che Start Magazine non ha il core business nella politica (e per questo lo adoro), ma il voto di poco fa a Strasburgo è degno di nota e mi induce ad alcune riflessioni sparse che ti affido.

L’aspetto saliente – visti i gruppi che hanno votato la conferma di Ursula von der Leyen alla presidenza della Commissione europea – è che i principali sconfitti nel recente voto alle Europee, ossia Macron e Scholz, sono stati oggi i veri vittoriosi del bis di von der Leyen. Meraviglioso, direi. A riprova del fatto che dalla visuale romana le cose europee sono viste sempre in maniera distorta.

E che dire dei Verdi europei, che prima inchiodano la presidente della Commissione sulla scarsa trasparenza nell’acquisto dei vaccini anti Covid, ottengono ragione pochi giorni fa dalla Corte Ue e oggi votano con entusiasmo la riconferma della contestata (da loro) Ursula. Meraviglioso anche questo, direi.

E con queste premesse – ossia con il bis di von der Leyen orchestrato da Macron, Scholz e Verdi -, Meloni dell’Ecr doveva votare a favore? Beh, sarebbe stata necessaria tutta l’abilità retorica meloniana per spiegare a chi ha votato Fratelli d’Italia alle Europee che a Bruxelles si governava con coloro che sono stati additati con avversari, ossia appunto Macron, Scholz e Verdi.

Si dirà: ok, però magari Meloni non ha manovrato abbastanza per indurre von der Leyen a cambiare rotta su alcuni capisaldi europei, tipo il Green Deal, visto il programma presentato oggi dalla tedesca, e non è riuscita a convincere Ursula ad avere nomine italiane di peso nella Commissione. E se questo è avvenuto è di certo una sconfitta per Meloni. Una sconfitta gravida di potenziali effetti negativi nei rapporti tra Ue e Italia.

Ma vediamo anche il rovescio della medaglia, caro direttore. Cosa sarebbe successo in caso di sì di Fratelli d’Italia a von der Leyen? Dal giorno dopo Salvini avrebbe tambureggiato sui social e in tv contro pensieri, parole e opere della presidente della Commissione Ue sostenuta da Meloni. Un Papeete quotidiano, praticamente… Mentre con Trump favorito per la Casa Bianca, questo no a Macron e Scholz può tornare utile…

Infine, come ha scritto su X la giornalista (per nulla ma proprio per nulla di destra) Nunzia Penelope, “mai sottovalutare la cocciutaggine degli underdog”.

Avete voluto l’underdog? E ora auguri. O no?

Saluti dal tuo dubbioso e interrogativo

Francis Walsingham

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