McDonald’s fa girare l’economia americana. Ad affermalo è uno studio della società di consulenza economica Oxford Economics, che ha indagato l’impatto del re dei fast food sull’economia degli Stati Uniti utilizzando i dati dell’azienda relativi alla spesa in determinate categorie di prodotti all’interno di ogni regione dal luglio 2021 al giugno 2022.
A seconda della categoria, spiega il rapporto, McDonald’s ha avuto effetti diretti o indiretti su vari settori dell’economia. Tuttavia, tutte queste notizie autocelebrative non sembrano arrivare in un momento qualsiasi.
QUANTO FA GUADAGNARE MCDONALD’S ALL’ECONOMIA USA
Il primo dato che emerge dal rapporto è che l’impatto economico combinato diretto, indiretto e indotto di McDonald’s negli Stati Uniti ammonta a più di 108 miliardi di dollari, di cui più di 23 miliardi diretti. Questi rappresentano anche il 22% del valore di tutte le colture di produzione americane nel 2021.
Nello stesso anno, McDonald’s ha acquistato più di 5,5 miliardi di dollari di ingredienti grezzi, tra cui quasi 2,8 miliardi di libbre di patate e più di 800 milioni di libbre di pollo. Per Restaurant Business, l’azienda ha inoltre dichiarato di aver speso complessivamente più di 9,4 miliardi di dollari con i fornitori statunitensi.
La catena di fast food si attribuisce poi 22,4 miliardi di dollari di entrate fiscali federali, statali e locali e, stando a Oxford Economics, ogni posto di lavoro creato dall’azienda ha prodotto direttamente più di 38.800 dollari di entrate fiscali aggiuntive.
MCDONALD’S E IL MERCATO DEL LAVORO
Lo studio osserva anche il ruolo di McDonald’s nel mercato del lavoro e afferma che ad averci lavorato è 1 americano su 8, spesso da adolescenti con part-time di sera o nei fine settimana. Attualmente l’azienda comprende nel complesso 727.000 posti di lavoro tra personale di ristorante, manager e uffici.
Per capire che impatto ha sulle economie statali, The Takeout porta gli esempi dell’Illinois e del Wyoming. Nel primo caso, l’impatto sul Pil di McDonald’s è pari a 3,2 miliardi di dollari. L’azienda ha pagato 420 milioni di dollari ai fornitori locali e dà lavoro a più di 50.000 persone.
Perfino in Wyoming, lo Stato meno popolato d’America – precisa l’articolo -, l’impatto della catena sul Pil è di 100 milioni di dollari e ha generato quasi 20 milioni di dollari di tasse.
PERCHÉ DIFFONDERE ORA QUESTI NUMERI
Restaurant Business sottolinea che il rapporto è stato diffuso proprio mentre McDonald’s sta combattendo “quello che considera un assalto normativo a livello statale e federale” e che nell’ultimo anno, secondo l’articolo, sta affrontando con “un approccio più aggressivo rispetto al passato nel parlare contro tali regolamenti”.
Già l’anno scorso, infatti, l’amministratore delegato Chris Kempczinski aveva dichiarato a un gruppo di professionisti del franchising che il modello di business dell’azienda era “sotto attacco” proprio a causa di nuove leggi, come per esempio quella della California che aumenterà il salario dei ristoranti delle catene di fast-food a 20 dollari l’ora.