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Settimane da bollino rosso in autostrada. Ma quanto inquinano le auto ferme ai caselli? Report Ca’ Foscari-Telepass

Uno studio dell'Università Ca' Foscari di Venezia in collaborazione con Telepass evidenzia che le porte di telepedaggio, evitando l'effetto tappo ai caselli, consentono di ridurre notevolmente le emissioni del traffico autostradale. Tutti i numeri dello studio

Siamo oramai nel vivo della bella stagione. Presto milioni di italiani si riverseranno sulle autostrade in direzione delle più disparate località turistiche. Ma vi siete mai chiesti quanto inquinino le auto in coda al casello per pagare il pedaggio e se strumenti come il Telepass, che evitano gli ingorghi, riducano invece le emissioni?

A questi interrogativi risponde lo “Studio sulle emissioni inquinanti evitate con il telepedaggio. Il fattore Telepass nella smart mobility” condotto dal Sustainability Lab dell’Università Ca’ Foscari Venezia, in collaborazione con l’azienda Telepass, volto a comprendere se c’è una riduzione di emissioni inquinanti grazie alla presenza di porte dedicate al telepedaggio.

SENZA LE FERMATE L’INQUINAMENTO SI RIDUCE

La risposta è positiva: queste stazioni, infatti, permettono ai veicoli di inquinare di meno, in quanto non vi è fermata per il ritiro e per il pagamento del biglietto autostradale, quindi non vi è nemmeno un imbottigliamento con veicoli in sosta ma col motore acceso o che procedono a passo d’uomo.

Guidata dai professori Raffaele Pesenti e Giovanni Vaia del Dipartimento di Management dell’Università Ca’ Foscari Venezia, la ricerca ha calcolato la riduzione di emissioni di inquinanti grazie alla presenza di stazioni Telepass su tutte le tratte autostradali nazionali in gestione alle diverse concessionarie.

TUTTI I NUMERI DEL REPORT

Nel 2022, si legge nel report, sono stati oltre 367 milioni i chilometri percorsi sulla rete autostradale italiana – con una media di transiti giornalieri pari a circa 2.4 milioni di veicoli e una stima complessiva sull’intero anno pari a circa 870 milioni di veicoli per la sola classe A1 – da mezzi dotati del dispositivo Telepass.

L’analisi ha considerato la stima e il numero di veicoli (come categoria, alimentazione, fascia di cilindrata/peso/uso, classe di inquinamento e di pedaggio), tempi di permanenza code, emissioni nell’unità di tempo, emissioni nell’unità di spazio percorso.

Se traduciamo il dato relativo al risparmio di CO2 in termini di viaggi, nel 2022, sono stati risparmiati l’equivalente di: oltre 642.000 viaggi in auto da Roma a Milano; 9.190 viaggi intorno alla Terra o 958 viaggi Terra-Luna. Che non è poco. “Questo studio dimostra come la sostenibilità e lo sviluppo economico di un territorio emergono da pratiche strategiche, operative e gestionali incentrate sulla riduzione dell’impatto ambientale, attraverso l’innovazione nell’intera catena di produzione dei servizi, coniugando due aspetti: ecologico ed economico” ha dichiarato Giovanni Vaia, docente e ricercatore dell’Università Ca’ Foscari Venezia.

“Il modello matematico per il calcolo delle emissioni evitate realizzato dall’Università Cà Foscari nel 2021 e ora applicato su tutta la rete autostradale italiana segna un traguardo importante perché è la dimostrazione scientifica di un impatto ambientale che si riduce grazie all’intuizione trentennale di Telepass e alla lungimiranza di tutte le concessionarie del nostro Paese” ha invece detto Francesco Maria Cenci, Head of Toll and Retail Business Unit di Telepass. “La mobilità è legata in maniera intrinseca alla sostenibilità e Telepass, in questi anni, ha dato un contributo molto rilevante non solo nel ridurre le code ai caselli autostradali, offrendo fin dalla sua nascita un servizio che facilita la mobilità in autostrada a oltre 7,5 milioni di italiani”.

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