Il caso tangentopoli costringe Samsung ad affrontare una seconda crisi in pochi mesi. A repentaglio la leadership dell’azienda e l’economia della Corea del Sud
Ancora guai per Samsung. Dopo aver affrontato, lo scorso anno, il ritiro dal mercato del Galaxy Note 7 e di alcune lavatrici difettose, la casa sudcorena ha inaugurato l’anno con il coinvolgimento nello scandalo tangentopoli, che ha portato alla destituzione della presidente sudcoreana, Park Geun-Hye.
Lee Jae-Yong, 48enne, a capo di Samsung da pochi mesi, è sospettato di corruzione e rischia l’arresto. Non poche (e non belle) le conseguenze per l’azienda asiatica. Ma andiamo per gradi.
Di cosa è accusato Jay Y. Lee
Lee Jae-Yong, nipote del fondatore del Gruppo, è sospettato di aver approvato delle tangenti a Choi Soon-Si, braccio destro della presidente della Corea del Sud, al fine di assicurarsi la fusione tra due unità della Samsung, operazione necessaria per il trasferimento del potere tra la seconda e la terza generazione della famiglia. In particolare, il colosso tecnologico avrebbe versato almeno 18 milioni di dollari a una società basata in Germania e riconducibile a Choi.
Lee Jae-Yong è già stato interrogato per 22 ore in merito alla vicenda, e i magistrati stanno decidendo per un eventuale arresto. Samsung ha negato che la società abbia fornito aiuti finanziari in cambio di favori: “Speriamo che il tribunale prenda una decisione saggia”, fanno sapere dalla casa tecnologica, il cui titolo ha registrato alla Borsa di Seul un ribasso immediato intorno al 3 per cento.
Le conseguenze per Jay Y. Lee, per Samsung e la Corea del Sud

Ricordiamo che sono più di due anni che Lee Kun-Hee, patriarca e Presidente della Casa coreana, non è al comando dell’azienda per problemi di salute. Il figlio Jay Y. Lee è succeduto al padre pochi mesi fa, dopo il ritiro del Galaxy Note 7. L’indagine, però, mette in discussione le capacità di Lee di guidare il gruppo e destabilizza ulteriormente la leadership della più grande società della Corea del Sud, mettendo a rischio il futuro dell’azienda.
E non solo. I problemi del colosso tecnologico si faranno sentire anche sull’economia della Corea: l’azienda è la più grande del Paese e contribuisce alla ricchezza nazionale.
“Se Lee venisse arrestato, sarà danneggiata la reputazione di Samsung, così come l’economia della Corea del Sud in generale”, ha detto Park Sang-in, professore di economia presso la Graduate School of Public Administration dell’Università nazionale di Seul. “Samsung rappresenta l’economia del paese”.






