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Kosovo

Silvia Romano, la liberazione e le sceneggiate mediatiche

"Ho studiato abbastanza il terrorismo per sapere quanto sia efficiente nelle sue comunicazioni e nello sfruttare ogni occasione favorevole. Penso che, con ogni probabilità, Silvia Romano sia stata liberata non solo con riscatto, ma anche sotto ricatto". L'analisi del generale Carlo Jean

 

In Italia tutto viene messo in politica. Il risultato sono pagliacciate. Da parte dei “cretini di turno” con le critiche alla conversione della ragazza e alla somma pagata, negata dal nostro ineffabile ministro degli Esteri, con la stessa “faccia di tolla” con cui smentiva di sapere che l’azienda di cui possiede al 50% avesse lavoratori in nero. Dal governo, con la miserrima – a parer mio “miserabile” – passerella fatta a Ciampino per ricevere Silvia Romano. Tanto di cappello al senso dell’onore e della dignità del ministro della difesa Guerini che ha rifiutato di partecipare a tale indegna sceneggiata ”borbonica”. Sapeva bene quanto male essa facesse al prestigio internazionale dell’Italia, ma se ne è chiaramente fregato…

Detto questo, sia i “soliti idioti” che se la prendono con la ragazza sia parte del governo hanno cercato di sfruttare l’occasione per guadagnare consenso. Non esiste differenza etica fra i due. Ma restano molti interrogativi. I liberatori di Silvia e certamente anche la ragazza non sono dei cretini. Erano sicuramente consapevoli dell’intenzione di riceverla in pompa magma. Ne hanno informato il governo. Per amore della “passerella” esso se ne è fregato e ha organizzato un comitato d’accoglienza, per celebrare la sua gloria. Le sue immagini avrebbero fatto il giro del mondo. Nei paesi civilizzati hanno a ragione suscitato disprezzo e sarcasmo. Sono poi state abilmente sfruttate dalla propaganda jihadista.

Allora, perché nostri governanti si sono prestati al gioco? Ho studiato abbastanza il terrorismo per sapere quanto sia efficiente nelle sue comunicazioni e nello sfruttare ogni occasione favorevole e quanto curi i particolari per evitare effetti boomerang. Penso che, con ogni probabilità, Silvia Romano sia stata liberata non solo con riscatto, ma anche sotto ricatto. Se non si fosse comportata come detto dai suoi carcerieri, essi avrebbero giustiziato qualche ostaggio, suo compagno di prigionia. Questo spiega anche perché i drones Usa schierati nel Corno d’Africa non abbiano bombardato per rappresaglia il villaggio in cui si trovava, tanto per dire allo Shabab di non “scherzare” troppo.

Se nei confronti della ragazza vanno usati il massimo rispetto e comprensione, essi non possono esserlo nei confronti dei “pagliacci”, che indegnamente ci rappresentano e che hanno scelto di esibirsi nella sceneggiata di Ciampino, noncuranti del danno che facevano a tutti noi.

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