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Primo Maggio

Il Pnrr deve spingere anche autonomia, parità e libertà di scelta educativa

Il taccuino di Suor Anna Monia Alfieri

Carissimi tutti,

torno a scrivervi, contenta di condividere con voi alcuni importanti aggiornamenti. Come avrete modo di comprendere, stiamo compiendo veri passi da gigante.

Innanzitutto, segnalo l’importantissimo evento che si è svolto lo scorso a Roma, presso Il Salone della Giustizia 2021. Dopo l’interessante intervento del ministro Patrizio Bianchi, la giornalista Ilaria Capitani ha magistralmente condotto una tavola rotonda animata da relatori d’eccezione, come il dott. Giorgio Lattanzi, la dott.ssa Simonetta Matone, la dott.ssa Gemma Gualdi, la dott.ssa Paola Severino. Qui il Video “Istruzione e giustizia”. Un momento di grande spessore, umano e culturale. Civile.

Tutto in linea con le recenti dichiarazioni del premier Draghi in visita all’Istituto Tecnico Scientifico A. Cuccovillo di Bari, “Investire nella scuola è un dovere civile”. Il premier ha altresì preso un importantissimo impegno a nome dell’intero esecutivo: «Dopo anni in cui l’Italia si è spesso dimenticata delle sue ragazze e dei suoi ragazzi, sappiate – afferma il presidente del Consiglio rivolgendosi ai giovani – che le vostre aspirazioni, le vostre attese, oggi sono al centro dell’azione del Governo (…) A voi giovani spetta il compito di trasformare l’Italia. Il nostro compito è mettervi nelle condizioni di farlo al meglio. Il vostro è cominciare a immaginare il Paese in cui vorrete vivere. Preparatevi a costruirlo, con passione, determinazione e – perché no? – con un pizzico di incoscienza».

Come più volte abbiamo ribadito, una società più giusta e più equa passa da una scuola più giusta e più equa. I fondi del Pnrr dovranno, pertanto, essere impiegati al meglio, per dare una accelerata al percorso verso autonomia, parità e libertà di scelta educativa. Ovviamente tutto passa dal Parlamento, da un’ampia trasversalità politica e dalla (com)partecipazione delle singole Regioni. Solo una ampia task force di Stato, Regioni, Province e Comuni, pubblico e privato, istituzioni laiche ed ecclesiali, nessuno escluso può ottenere l’importante cambiamento di rotta. Non è più il tempo delle rivendicazioni o delle dichiarazioni di principio. Tutti, nessuno escluso, siamo impegnati per dare attuazione alle parole del premier, senza alcuna difesa di presunti interessi di parte. È in gioco il futuro dei nostri giovani.

Allo scopo il contributo del Parlamento, luogo della rappresentanza dei cittadini, rimane essenziale. Eccone un importante esempio, in occasione della presentazione del libro “Conoscenza, Competenza, Creatività, Crescita.”

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