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Rete Tim

Cosa c’è l’accordo tra Tim, Fibercop e Open Fiber sulla digitalizzazione

Tim, Fibercop e Open Fiber hanno firmato un accordo commerciale. Tutti i dettagli

 

Accordo tra Tim, FiberCop e Open Fiber per l’utilizzo delle infrastrutture di rete nelle cosidette aree bianche, quelle a fallimento di mercato. L’intesa è stata firmata ieri e prevede che Open Fiber acquisti da Fibercop il diritto d’uso della rete per 230 milioni di euro e che Tim metta a disposizione dei propri clienti nelle aree bianche la fibra di Open Fiber.

Ecco tutti i dettagli sull’intesa.

CHE COSA PREVEDE L’ACCORDO COMMERCIALE FRA TIM, FIBERCOP E OPEN FIBER

Tim, FiberCop e Open Fiber hanno siglato un accordo commerciale che consente il riutilizzo delle infrastrutture di rete nelle cosiddette aree bianche, in cui è stata finanziata con fondi pubblici la realizzazione in regime di concessione di una infrastruttura di TLC.

LO SCENARIO DOPO L’ACCORDO

“L’intesa inaugura una nuova fase di relazioni tra i principali operatori infrastrutturali italiani e punta ad un più efficiente utilizzo delle risorse, nell’ottica di un’accelerazione della copertura del Paese con reti VHCN (Very High Capacity Network)”, si legge in una nota per la stampa.

LE NOVITA’ SULLE AREE BIANCHE

Nelle aree bianche – dove Open Fiber si è aggiudicata i tre bandi pubblici indetti da Infratel – l’accordo prevede che Open Fiber acquisti da FiberCop, per un controvalore complessivo superiore ai 200 milioni di euro, il diritto d’uso (IRU) per infrastrutture aeree e collegamenti d’accesso alla casa del cliente. Al tempo stesso, TIM si impegna a mettere a disposizione dei propri clienti nelle aree bianche la fibra ottica di Open Fiber. Ciò consentirà di attivare su rete Open Fiber almeno 500 mila clienti che chiederanno di utilizzare la tecnologia FTTH (Fiber To The Home).

GLI EFFETTI DELL’ACCORD

Tale accordo permetterà, inoltre, a Open Fiber di accelerare significativamente le fasi di costruzione della rete (creation) e di attivazione delle connessioni (delivery) nelle aree bianche, in linea con gli obiettivi del piano industriale approvato lo scorso 3 dicembre, che riserva alle aree in concessione una parte significativa delle risorse disponibili. Più efficienza nell’utilizzo delle infrastrutture e del fattore lavoro significa non solo accelerare la cablatura del Paese dove già prevista, ma anche liberare risorse da destinare agli ulteriori piani di sviluppo previsti dal PNRR.

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