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Pelli

Tutti i dettagli sul rinnovo del contratto delle pelli

200 euro di aumento complessivo nel rinnovo del Ccnl delle pelli, di ombrelli e ombrelloni. Numeri e approfondimenti nell'articolo di Antonello Di Mario

 

L’intesa siglata tra le parti nel pomeriggio a Firenze riguarda 56mila lavoratori occupati in 5mila azienda. Il contratto scaduto a fine marzo di quest’ anno sarà in vigenza fino al mese di marzo del 2026

“Lieti che un altro Ccnl sia stato rinnovato. Compito del sindacato è tutelare i diritti e rinnovare i contratti. Noi lo stiamo facendo al meglio”. Così Daniela Piras, Segretaria generale della Uiltec, ha descritto attraverso i social media l’epilogo positivo  di una nuova intesa contrattuale. Infatti, nel pomeriggio di oggi, le delegazioni di Assopellettieri e Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil hanno sottoscritto l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro per gli addetti delle industrie manifatturiere delle pelli e succedanei, ombrelli e ombrelloni. Il CCNL, scaduto lo scorso 31 marzo, avrà vigenza triennale e scadrà il 31 marzo 2026. Nel settore operano circa 56mila addetti in quasi 5mila imprese. Nelle prossime settimane l’ipotesi di accordo sarà presentata e votata dai lavoratori nelle assemblee nei luoghi di lavoro entro il prossimo 31 luglio.

Parte economica

L‘intesa prevede un aumento complessivo (Tec) di 200 euro. Sui minimi (Tem) l’incremento salariale sarà di 180 euro al terzo livello, così suddiviso: 60 euro da dicembre 2023; 60 euro da dicembre 2024; 60 euro da dicembre 2025. Un montante retributivo complessivo di 3.240 euro.

Sul welfare contrattuale è previsto un incremento di 3 euro sull’assistenza sanitaria integrativa Sanimoda, con decorrenza gennaio 2024, mentre sul fondo previdenziale Previmoda è previsto un incremento dello 0,30% a carico delle imprese da luglio 2025.
Inoltre, sono previsti 2 euro sul welfare sanitario destinati alle coperture assicurative per la non autosufficienza.

L’elemento di garanzia retributiva, per i lavoratori le cui aziende non applicano la contrattazione di secondo livello, sarà elevato a 310 euro annui dal 2024.

Parte normativa

Per quanto riguarda le novità normative, si segnala il recepimento delle linee guida sulla partecipazione dei lavoratori e delle linee guida alla responsabilità sociale d’impresa. L’accantonamento nella banca ore viene elevato a 50 ore.

Sui diritti d’informazione, è stata ridotta la soglia dimensionale, che passa da 60 a 50 dipendenti, con un conseguente allargamento a più imprese.

Nell’intesa viene anche previsto l’aumento delle ore per il diritto allo studio che passano dalle attuali 100 a 120 annue.
Per le vittime di violenza di genere viene previsto un mese di congedo retribuito a carico dell’azienda aggiuntivo rispetto a quanto previsto dalla legge. Inoltre, nel quadro normativo contrattuale sarà inserito un periodo di aspettativa non retribuita per sostenere le donne nei percorsi di fecondazione assistita, viene recepita la legge Cirinnà e la nuova normativa sui congedi di paternità per 10 giorni.

Per quanto riguarda l’organizzazione del lavoro, è stato aggiornato il periodo di preavviso per gli operai e gli intermedi e la percentuale di part-time sarà elevata dal 10 al 12% con una nuova definizione delle casistiche per il suo ottenimento. Viene precisata la disciplina del comporto prolungato con l’estensione della conservazione del posto in caso di gravi patologie.

In materia di inquadramento, entro dicembre 2023 viene eliminato il primo livello e si procederà alla nomina di due coordinatori nella commissione per l’inquadramento, uno sindacale e l’altro datoriale, che entro il termine della vigenza contrattuale determina il testo unico finale per la revisione dello stesso.

Il commento della parte datoriale

Anche la parte datoriale ha espresso apprezzamento rispetto all’accordo in questione. Stefania Orselli, vice-presidente di Assopellettieri ha detto: “Siamo molto soddisfatti per la tempestività con cui si è trovata l’intesa tra le Parti in un momento in cui è importante che tutti gli attori coinvolti si adoperino per la stabilità e il continuo sviluppo di un settore così prezioso e rappresentativo del made in Italy”.

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