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Ecco come Fca incasserà soldi a fondo perduto da Invitalia di Arcuri

Oltre la garanzia statale sul prestito di Intesa Sanpaolo, Fca Italy grazie al Contratto di sviluppo firmato con Invitalia (100% Mef) otterrà contributi a fondo perduto per circa 30 milioni. Tutti i dettagli

Fca lancia in Italia la produzione della Jeep Compass, anche in versione elettrificata. E’ quanto prevede il Contratto di sviluppo firmato con Invitalia (società al 100% del ministero dell’Economia) per ampliare la capacità produttiva dello stabilimento Fca di Melfi.

Previsti investimenti per 136 milioni di euro sostenuti da agevolazioni, nella forma di contributo a fondo perduto, per 29,5 milioni. Significativo l’impatto occupazionale: sono previsti 100 nuovi addetti, da assumere entro il 2022 a Melfi, dove sarà reinserito il personale attualmente in contratto di solidarietà.

Ecco tutti i dettagli.

IL RUOLO DI INVITALIA PER FCA

Ma qual è lo scopo del questo lo scopo del Contratto di cviluppo Fca-Melfi? Ampliare la capacità produttiva dello stabilimento di Melfi di Fca, spostando nel nostro Paese dal Messico la produzione della Jeep Compass ICE, introducendo la produzione del modello Phev (plug-in hybrid electric vehicle), in continuità nel processo di localizzazione di nuovi prodotti in Italia, e provocando così significative ricadute positive sul piano occupazionale, sull’indotto e sulla sostenibilità ambientale.

GLI OBIETTIVI DEL CONTRATTO DI SVILUPPO

Transizione verso l’elettrificazione, dunque: visto che il Contratto prevede investimenti per 136 milioni di euro sostenuti da agevolazioni, nella forma di contributo a fondo perduto, per 29,5 milioni, come definiti a seguito dell’analisi del piano imprenditoriale effettuata da Invitalia.

CHE COSA DICE LA NOTA DI FCA ITALY

Come spiegato in una nota di Invitalia, Fca Italy (la controllata del gruppo Fca che ha ricevuto anche il garanzia statale sul prestito di Intesa Sanpaolo) ha presentato a Invitalia un programma di investimento da 98 milioni, arricchito da un progetto di Ricerca Industriale e Sviluppo Sperimentale del valore di circa 38 milioni, in cui sarà affiancata dal Centro Ricerche Fiat S.C.p.A, da sempre impegnato nello sviluppo di attività di ricerca e innovazione in ambito automobilistico.

CAPITOLO OCCUPAZIONE

Sul piano occupazionale, l’intervento prevede 100 nuovi addetti, da assumere entro il 2022 presso lo stabilimento di Melfi dove sarà reinserito il personale attualmente in contratto di solidarietà. Il programma – si spiega nella nota di Fca – risponde alle necessita’ ambientali di contenere le emissioni di Co2 al fine del raggiungimento dei target imposti dalla Regolamentazione Europea con la progressiva ibridizzazione ed elettrificazione della gamma prodotti ed e’ frutto di un Accordo di Sviluppo sottoscritto, nel dicembre 2019, che prevede oltre al contributo stanziato dal Mise (26 milioni) anche il cofinanziamento dell’iniziativa da parte della Regione Basilicata (2 milioni) e della Regione Piemonte (1,5 milioni).

IL COMMENTO DI ARCURI (INVITALIA)

“Ancora una volta il Contratto di sviluppo interviene con velocità a supporto di iniziative ‘volano’ in cui la salvaguardia e il rilancio dell’occupazione si coniugano con il sostegno a settori strategici, come quello dell’automotive, in particolare sofferenza anche a causa dell’emergenza sanitaria”, ha commentato l’amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri, che è anche commissario per gli acquisti di materiale legati all’emergenza sanitaria.

LE PAROLE DI GORLIER (DCA)

“Gli stabilimenti italiani di Fca – incluso quello di Melfi – stanno investendo nella progressiva elettrificazione della gamma prodotti, grazie ad un piano industriale ormai avviato che ammonta a complessivi 5 miliardi di euro. Interventi come quello di Invitalia sono fondamentali per accelerare il percorso intrapreso, che necessita’ tuttavia di un quadro generale di azioni volte ad estendere la diffusione e la capillarita’ delle infrastrutture di ricarica, con relativa attenzione al costo della ricarica stessa, e azioni serie e concrete a sostegno di un mercato ancora debole”, ha aggiunto Pietro Gorlier, Chief Operating Officer della Regione Emea di Fiat Chrysler Automobiles.

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