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Tom Barrack

Perché l’arresto di Tom Barrack è una trumpata per Trump (e gli Usa)

Tom Barrack è un miliardario arabo-americano considerato uno dei principali finanziatori della campagna di Trump. Il corsivo di Giuseppe Gagliano

 

Cosa dimostra l’arresto di Tom Barrack, uno dei più stretti e importanti consiglieri di Trump?

CHI È TOM BARRACK

In primo luogo Barrack è un miliardario arabo americano di 74 anni ed è stato considerato uno dei principali finanziatori della campagna di Trump nel 2016, oltre a essere stato presidente del comitato inaugurale per la cerimonia di investitura di Trump.

AGENTE DEGLI EMIRATI

In secondo luogo, l’arresto – fatto grazie alle lunghe e laboriose indagini dell’FBI e del Dipartimento di giustizia – ha dimostrato al di là di ogni ragionevole dubbio che Tom Barrack avrebbe agito come agente di influenza degli EAU nel periodo tra il 2016 e 2018 insieme a due suoi collaboratori, e cioè il 27enne Matthew Grimes, dipendente della sua società di investimento, e Rashid Al Malik Alshahhi, cittadino degli Emirati, un tempo suo socio in affari.

In terzo luogo, lo scopo della sua azione di lobbing era naturalmente quello di promuovere gli obiettivi politici degli EAU come dimostra il fatto che il suo collaboratore Rashid Al Malik Alshahhi era retribuito direttamente dall’intelligenza degli EAU allo scopo di influenzare le scelte di Trump nel contesto della politica estera.

CHE COSA DIMOSTRA LA VICENDA

Ci domandavamo all’inizio che cosa dimostra questa vicenda.

Dimostra la potenza della lobby saudita e soprattutto la sua capacità di influenzare o comunque di condizionare le scelte della politica estera americana, come d’altra parte avevamo già indicato in un articolo precedente.

UNA DOMANDA

Un’ultima domanda infine: nell’attuale amministrazione Biden non esistono lobbisti sauditi e israeliani?

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