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Thales Italia

Ecco come (e quanto) la Bei finanzia la francese Thales

L'azienda francese della difesa Thales ha ottenuto un prestito di 450 milioni di euro dall'Europa. Questo finanziamento della Bei sosterrà gli investimenti di Thales nel settore aeronautico e radar.

Thales si è assicurata quasi mezzo miliardo di euro di prestito dalla Banca dell’Ue.

Ieri la Banca Europea per gli Investimenti (Bei) ha annunciato di aver concesso all’azienda della difesa francese un prestito di 450 milioni di euro per finanziare il suo programma di investimenti in ricerca e sviluppo nel settore aeronautico e radar.

Si tratta di una novità per il gruppo francese e di uno dei maggiori finanziamenti in questo settore per l’istituzione, sottolinea Les Echos.

Il passo dà seguito alla promessa della Bei, formulata a marzo, di intensificare il proprio contributo al riarmo dell’Europa.

Tutti i dettagli.

IL PRESTITO CONCESSO DALLA BEI A THALES

Oltre a essere il primo prestito Bei per l’azienda francese, è anche uno dei maggiori prestiti aziendali che la Banca abbia mai concesso nel settore della sicurezza e della difesa, precisa la nota.

Il prestito fa parte di TechEU, il programma di innovazione della Bei lanciato a giugno con 70 miliardi di euro di finanziamenti disponibili fino al 2027.

Sarà utilizzato per “finanziare un programma di investimenti in ricerca e sviluppo nel settore aeronautico e radar”. Obiettivo: migliorare la sicurezza e l’efficienza dei voli civili e militari e sviluppare una nuova generazione di software e radar.

Per Pascal Bouchiat, Direttore Generale Finanza e Sistemi Informativi di Thales, questo prestito “rafforza la leadership tecnologica del gruppo”, evidenziando i 3.000 ricercatori e i 30.000 ingegneri coinvolti in R&S. Il gruppo francese investe 4,2 miliardi di euro in questo settore ogni anno.

PRIMA VOLTA PER L’AZIENDA DELLA DIFESA FRANCESE

Come già detto, è la prima volta che la banca dell’Ue finanzia Thales. “Questa prima operazione con Thales dimostra il forte impegno del Gruppo Bei nel finanziamento del settore della sicurezza e della difesa, al centro della sovranità europea”, ha commentato il Vicepresidente dell’istituzione, Ambroise Fayolle, citato in un comunicato stampa.

Oltre a essere il primo prestito europeo di Thales, è anche uno dei maggiori prestiti aziendali che la Bei abbia mai concesso nel settore della sicurezza e della difesa. Il prestito fa parte di TechEU, il programma di innovazione della Bei lanciato a giugno con 70 miliardi di euro di finanziamenti disponibili fino al 2027.

LA BEI E LA DIFESA

Con un totale di bilancio di 544,6 miliardi di euro, la Banca europea per gli investimenti (Bei) di proprietà comune dei paesi dell’Ue, è la più grande istituzione finanziaria multilaterale del mondo per asset e il più grande prestatore multilaterale, con prestiti erogati e promessi per 562 miliardi di euro nel 2022 rispetto ai 171 miliardi di dollari della Banca Mondiale, ricordava l’anno scorso Reuters.

I progetti militari e di difesa sono esplicitamente esclusi dall’elenco delle attività che possono essere finanziate dalla Bei e i 27 governi dell’Ue dovrebbero accettare di cambiare la situazione. La banca può già concedere prestiti per progetti a duplice uso civile-militare, come infrastrutture di trasporto o droni. La definizione di ciò che può essere definito “dual use” dovrebbe essere ulteriormente modificata, aveva spiegato la Commissione a Reuters.

LA VIRATA SULLA SICUREZZA E DIFESA

Dallo scorso anno il Gruppo Bei ha rafforzato in maniera significativa il proprio sostegno allo sviluppo delle capacità europee di sicurezza e difesa

Difatti la Bei ha rivisto la sua politica di finanziamento per ampliare i criteri di ammissibilità e la gamma di progetti di sicurezza e difesa che può finanziare. Ha inoltre istituito un Ufficio per la sicurezza e la difesa per garantire una risposta rapida ed efficace alle proposte di progetto. L’obiettivo del Gruppo Bei è di destinare il 3,5% del finanziamento totale previsto per il 2025 (circa 3,5 miliardi di euro) a progetti legati alla sicurezza e alla difesa.

Ad oggi, il dialogo con industria, istituzioni Ue e Nato ha portato la Bei a costruire un portafoglio di 80 progetti in revisione per rafforzare la sicurezza e la difesa europea.

 

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