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Vi racconto gli ultimi errori di Macron su Ue, Germania e Usa. Parla Sapelli

"Macron ha distrutto sia i gollisti che i socialisti. Ora si è messo in testa di rovinare anche la Germania con le affermazioni sull’ombrello nucleare". L'analisi dello storico ed economista Giulio Sapelli intervistato da Marco Orioles per Start Magazine

Ci ha preso evidentemente gusto, Emmanuel Macron. Non pago della sparata con cui a gennaio dichiarò la “morte cerebrale” della Nato mandando su tutte le furie Donald Trump, il capo dell’Eliseo è tornato sull’argomento in quel di Monaco rincarando addirittura la dose.

Ritorna così in primo piano la solfa dell’Occidente che si sta “indebolendo” a causa della politica estera Usa. E il conseguente monito all’Europa di non essere più “il partner di minoranza” degli americani, ma di rilanciarsi invece come “potenza politica e strategica” approfittando dell’ombrello nucleare di Parigi che Macron, dal capoluogo bavarese, ha rimesso a disposizione dei partner Ue.

In virtù della loro portata, ma anche dell’identità di chi le ha pronunciate, queste affermazioni meritavano senza dubbio un commento non banale. E quella che l’economista e storico Giulio Sapelli consegna a Start Magazine è una glossa non meno esplosiva delle parole di chi l’ha ispirata.

È un Sapelli come sempre tutto da leggere, quello che si spinge a definire Macron un “gollista sintetico” – espressione elegante che, fuor di metafora, equivale più o meno (Sapelli dixit) a “nano politico”.

Ma è anche un Sapelli preoccupato come pochi per le sparate “irresponsabili” con cui il presidente francese aizza – con l’esca dell’ombrello nucleare francese da estendersi agli alleati Ue – il nazionalismo tedesco, rischiando così di mettere in crisi l’unica fonte di stabilità rimasta in piedi in un’Europa in preda a fibrillazioni politiche di ogni tipo: il centro cattolico tedesco. “Bisogna fare subito un monumento ad Angela Merkel”, è la chiusa di Sapelli.

Professore, ha letto le dichiarazioni di Macron?

Sì, purtroppo. Se vuole il mio parere, non posso che dirle che una persona con un certo numero di anni alle spalle come me ha già sentito parecchie volte le cose dette da Macron. Sono le solite vecchie posizioni golliste che vengono ora rispolverate da un gollista sintetico, che significa – in parole povere – un nano politico. Un nano che sta peraltro franando, come dimostrano le fibrillazioni interne al suo partito. Sono convinto tra l’altro che Macron abbia ormai contro tutti i servizi segreti del suo Paese: era inevitabile d’altronde, visto che ha esordito sulla scena cacciando il capo di Stato maggiore dell’esercito. Ecco, adesso Macron sta cercando una via d’uscita dalle sue innumerevoli difficoltà e si comporta esattamente come i cinesi, che siccome hanno l’economia in caduta libera cercano di compensare con l’espansionismo. Il problema, per Macron, è che il suo espansionismo nucleare fa ridere i polli. L’unica vera potenza nucleare al di fuori degli Usa è la Gran Bretagna: altro che force de frappe!

Force de frappe che Macron è tornato a mettere a disposizione dei partner Ue.

Questa, attenzione, è una mossa pensata non in funzione anti-americana, come potrebbe sembrare, ma in funzione anti-tedesca. Io ci vedo chiaramente un riflesso della secolare lotta tra Francia e Germania. Con l’aggravante che ora Macron offende palesemente i tedeschi dicendo che ci pensa lui a proteggerli con il suo ombrello nucleare. L’uomo mi sembra dunque affetto da una pericolosa sindrome.

Una sindrome napoleonica, professore?

Non trasformiamo per favore la tragedia in farsa. Macron non è Napoleone Bonaparte. Lui è una caricatura di Luigi Bonaparte, che significa nulla. Macron è semplicemente un personaggio gonfiato dai media oltre che dalla sua presunzione. Ed è un uomo completamente solo, attaccato dai poteri forti come dalle masse, che si ritrova a dire ormai cose senza senso.

A proposito, quando Macron afferma che l’Europa deve impegnarsi nuovamente in un “dialogo strategico” con la Russia, dice una cosa sensata o no?

Il ragionamento non è campato per aria ma richiede alcune precisazioni. Sono convinto come altri che un’alleanza russo-americana, ovvero un accordo di lungo periodo tra Mosca e Washington, sia l’unico modo per riportare un po’ di ordine e stabilità nel mondo. Questo perché la Russia domina l’Heartland e gli Usa dominano i mari: sono le leggi della geopolitica e non ci possiamo fare nulla. Solo con un antemurale che vada dall’Atlantico a Vladivostok si può pensare di contenere la Cina, rimettere ordine nel Grande Medio Oriente e rintuzzare l’espansionismo neo-ottomano della Turchia. E l’Europa può contare qualcosa in questo schema solo nella cornice di un’alleanza transatlantica. Ce lo ricordiamo o no d’altronde che l’Europa non ha un esercito? Questo purtroppo il signor Macron non lo capisce, a differenza dei suoi generali che sono molto più intelligenti di lui e infatti si apprestano a farlo cadere.

Sta forse dicendo che, proprio come quella di Matteo Renzi, la parabola di “Jupiter” Macron è destinata a durare non più di mille giorni? 

Sospetto che ci saranno molto presto elezioni presidenziali in Francia. Mi auguro naturalmente che questo non porti ad una catastrofe come la vittoria di Marine Le Pen, cosa che peraltro tutti gli analisti francesi danno per scontata. Se così fosse, il responsabile avrebbe un nome ben preciso: Emmanuel Macron. È lui che ha distrutto sia i gollisti che i socialisti. Ha fatto la stessa cosa che fece a quel tempo Luigi Bonaparte. Se uno leggesse il 18 Brumaio di Marx scoprirebbe che quello che è successo in Francia dopo il 1848 si sta ripetendo oggi. Macron sta portando alla rovina la Francia. Non pago di questo, ora si è messo in testa di rovinare anche la Germania. Le sue affermazioni sull’ombrello nucleare, che come dicevo prima, sono pensate in funzione anti-tedesca, sono semplicemente ignobili. Io mi chiedo davvero se, dopo quello che è successo in Turingia, Macron non avesse nulla di meglio da fare che lanciarsi in affermazioni che alimentano irresponsabilmente il nazionalismo tedesco. Non oso pensare cosa succederebbe se crollasse anche il centro cattolico tedesco, che resta l’unica fonte di stabilità in Europa. Se la Germania si sposta a destra, l’Europa è finita. Non ci resterebbe che implorare il soccorso degli Usa, che peraltro ci hanno sempre protetto e salvato.

Il destino dell’Europa era e resta ancora quello di essere, nella migliore delle ipotesi, un satellite degli Usa?

Non mi piace l’espressione satellite. Preferisco pensare all’Europa come un buon alleato dell’America. In ogni caso, non facciamoci venire il mal di pancia. L’Europa non ha un esercito e non è una potenza marittima perché non ha una marina. E dunque, dove vuole andare? Le ricordo che gli inglesi hanno appena varato un’altra portaerei nucleare. E noi cosa abbiamo? La Charles De Gaulle? La Garibaldi? Non scherziamo.

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