skip to Main Content

Arnese

Scazzo Meloni-Salvini sul Mattarella bis, Forza Italia spaccata, servizietti anti Belloni

Pillole di rassegna stampa (non solo sul Quirinale) nei tweet di Michele Arnese, direttore di Startmag

 

SINTESI DELLA GIORNATA

 

LE ULTIME SINTONIE FRA SALVINI E MELONI

 

LE ULTIME SINTONIE IN FORZA ITALIA

 

CASINI LASCIA SPAZIO A MATTARELLA…

 

L’ESPERTA DI SERVIZI DEL CORSERA FA UN SERVIZIETTO A BELLONI DEI SERVIZI

 

BIZZARRIE QUIRINALIZIE

 

LA PAGELLA DI LETTA

 

BILANCIO VATICANO

 

EXPORT FRIZZANTE

 

PIL TEUTONICO?

 

PAROLE AL VENTO

+++

Sintesi lancio Agi, agenzia di stampa diretta da Mario Sechi:

Gli umori sono virati al ‘bello’: è bastata l’apertura del segretario Enrico Letta e quella, poco piu’ tardi, di Matteo Salvini, a lasciar intravedere la luce in fondo al tunnel per l’elezione del Capo dello Stato. E quella luce ha nome e cognome: Sergio Mattarella. In Transatlantico i volti sono visibilmente più distesi, i discorsi non possono che concentrarsi sul nome dell’attuale Capo dello Stato. Al solo sentir nominare il ‘bis’, una deputata accenna a un saltello di felicita’. Sono stati i grandi elettori, d’altra parte, ad aver lanciato un segnale univoco e non equivocabile ai leader che in cinque giorni di trattative hanno impallinato un dopo l’altro, tenendosi sempre distanti da una possibile soluzione. E così, questa mattina, il segretario del Partito Democratico rompe gli indugi e dice chiaro e tondo che senza un accordo, c’è solo da rimettersi alla “saggezza” del Parlamento. Una saggezza che e’ fatta di cifre: 336, tanti sono stati ieri i voti per l’attuale Presidente della Repubblica. Cosi’, fra i corridoi della Camera, si festeggia. Una deputata si abbassa per un secondo la mascherina facendo un largo sorriso e sottolineando: “Guarda che faccia!”. La risposta: “Una faccia da ‘bis'”. Più contenuto i commento di un senatore del Partito Democratico: “Se i centristi non virano su Casini, possiamo farcela anche nel pomeriggio”. Il capo d’ Italia Viva Matteo Renzi incontra per i corridoi di Montecitorio Giovanni Toti, cofondatore di Coraggio Italia, Maurizio Lupi, leader di Noi con L’Italia e il leghista Edoardo Rixi. Intercettati dai cronisti, si ‘rifugiano’ in una stanza. Ne escono dopo un quarto d’ora. Renzi spiega: “All’ottanta per cento si chiude per Mattarella. Domani la Messa la sento a Firenze”. E anche il meno loquace Giancarlo Giorgetti azzarda: “Potrebbe esserci la svolta in giornata. Una svolta che per qualcuno e’ verso il Colle. Per me è a casa”.

Back To Top