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Mercato Xinfadi

Mercato Xinfadi a Pechino, cosa si vende e cosa succede

Tutti i dettagli sul mercato alimentare all'ingrosso di Xinfadi, nuovo focolaio di virus in Cina

 

Un nuovo focolaio di coronavirus è stato individuato nel mercato di Xinfadi, a Pechino. I numeri in crescita hanno fatto temere una nuova Wuhan, ma le prime indagini della Cina mostrerebbero che il virus arrivi dall’Europa e che sia diverso rispetto a quelli che circolano nel Vecchio Continente nelle ultime settimane.

Tutti i dettagli.

IL MERCATO DI XINFADI

Il mercato di Xinfadi si trova nel distretto meridionale di Fengtai a Pechino. È un mercato all’ingrosso alimentare, dove trovare frutta e verdura (fornisce oltre il 90% di frutta a verdura di Pechino), pesce, frutti di mare e carne.

All’interno del mercato, si legge sul sito dello stesso mercato, è possibile trovare un centro fieristico e sale dedicate a conferenze per la promozione dei prodotti.

COSA SUCCEDE AL MERCATO DI XINFADI

L’11 luglio è stato individuato un nuovo focolaio di coronavirus, nel mercato di Xinfadi. Attualmente si contano 183 persone infettate dall’11 giugno, due sono in condizioni molto critiche e 11 in condizioni gravi.

INFEZIONI CONCENTRATE TRA VENDITORI CARNE

Un alto numero di infezioni è stato riscontrato tra i venditori di frutti di mare, di carne di manzo e di montone. Sembra che il virus abbia trovato luogo ideale per la riproduzione nelle basse temperature e nell’alta umidità.

TUTTO SOTTO CONTROLLO?

Nonostante i numeri, però, la situazione sembra sotto controllo. Il capo epidemiologo del Centro di controllo e prevenzione delle malattie cinese, Wu Zunyou, sostiene che il focolaio è ormai “sotto controllo” e che i nuovi casi, nella giornata di mercoledì, sono cresciuti di sole 21 unità (martedì 16 giugno erano 31).

WU ZUNYOU: NESSUN PERICOLO CHE WUHAN SI RIPETA

Il focolaio “non ci ha colti impreparati ma è stata una sorpresa, perché è capitato ancora in un mercato. Le autorità hanno trovato l’epidemia molto velocemente e chiuso altrettanto rapidamente la fonte, recidendo i suoi contatti”, ha aggiunto Wu.

“Se Pechino non avesse preso subito le misure adottate, quello che è successo a Wuhan avrebbe potuto ripetersi”, ha continuato Wu.

LA MAPPATURA

Il virus è stato mappato ed isolato dalle autorità cinesi, che hanno pubblicato anche l’intera sequenza genomica dei nuovi coronavirus trovati nel mercato Xinfadi. A lavorare alla mappatura sono stati gli addetti di Nextstrain.

UN VIRUS CHE ARRIVA DALL’EUROPA

Il risultato? I nuovi coronavirus che si sono diffusi a Pechino sembrano provenire dall’Europa. Il ceppo è più vecchio dell’attuale che sta colpendo il Vecchio Continente, secondo quanto suggerito da Zhang Yong, vicedirettore del Centro di controllo e prevenzione delle malattie cinese.

“I risultati preliminari della ricerca sul sequenziamento genetico mostrano che questo virus proviene dall’Europa. . . ma è più vecchio dei virus che circolano attualmente in Europa”, ha dichiarato Zhang Yong, aggiungendo che “un gran numero di campioni presi allo Xinfadi indica che il virus era presente lì già da tempo”.

VIRUS PRESENTE GIA’ DALL’INIZIO DI MAGGIO

Qualche ipotesi tempistica in più arriva anche da Gao Fu, direttore del CDC, che aveva precedentemente dichiarato ai media locali che il virus avrebbe potuto iniziare a diffondersi a Pechino già all’inizio di maggio, visto l’alto numero dei contagi.

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