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Plattner

Chi è la nuova responsabile della sicurezza informatica in Germania

Dopo lo scandalo Schönbohm, la guida dell'agenzia tedesca per la sicurezza informatica passa a Claudia Plattner. Tutti i dettagli nell'articolo di Pierluigi Mennitti da Berlino.

Sarà una matematica ad assumere la guida della BSI, l’agenzia per la sicurezza informatica della Germania. Il governo ha deciso e una donna, il Ministro dell’Interno Nancy Faeser, ha fatto cadere la propria scelta su un’altra donna: Claudia Plattner. Matematica, è attualmente in forza alla Banca centrale europea, cosa che rallenterà di qualche giorno l’intera procedura. Plattner assumerà l’incarico il prima possibile, fanno sapere fonti governative, e la nomina sarà annunciata ufficialmente nei prossimi giorni. I dettagli finali devono infatti ancora essere chiariti con l’attuale datore di lavoro, appunto la Banca centrale europea.

TUTTO SU CLAUDIA PLATTNER, LA PRIMA DONNA ALLA GUIDA DELLA BSI

Il BSI, importante per la sicurezza informatica del Paese, avrà dunque un nuovo capo dopo alcuni mesi e Plattner sarà la prima donna a dirigerlo. La sua carriera si riassume in pochi passaggi. Dopo gli studi in matematica, ha lavorato inizialmente come sviluppatrice di software nel settore privato. Poi diversi incarichi nel gruppo Deutsche Bahn, dove ha trascorso molti anni, quindi il passaggio alla Bce, avvenuto solo nel 2021.

COSA È SUCCESSO AL SUO PREDECESSORE

Sostituisce Arne Schönbohm, azzoppato da un procedimento disciplinare per l’accusa di contatti con i servizi segreti russi. Una vicenda venuta alla luce nello scorso autunno, grazie alle rivelazioni di una trasmissione satirica della ZDF moderata dal comico Jan Böhmermann, il personaggio che anni fa fu al centro di un feroce scontro diplomatico fra Germania e Turchia per critiche ritenute ingiuriose espresse nei confronti di Recep Tayyip Erdogan.

Schönbohm – questa la denuncia – aveva partecipato a una festa per i dieci anni del Consiglio di sicurezza cibernetica della Germania, un’associazione privata che riunisce aziende attive nel settore dell’informatica e della cyber security e di cui lo stesso Schönbohm risulta tra i cofondatori. È un’organizzazione ritenuta ambigua, quasi una sorta di istituzione parallela, nella quale cui convergono personaggi e interessi non sempre lineari. Come quelli che coinvolgevano uomini e società di filiali legate anche al mondo dell’intelligence russa.

Da tempo il ministero dell’Interno di Berlino osservava con sospetto l’attività di questo consiglio e a Schönbohm erano giunti suggerimenti e consigli di abbandonare tale associazione. Quando le indiscrezioni su possibili legami con l’ambiente russo sono diventate pubbliche grazie alla popolare trasmissione satirica televisiva, Faeser è intervenuta direttamente, accelerando il congedo di Schönbohm. La ministra ha detto che la fiducia nel più potente esperto di sicurezza informatica del Paese era venuta meno.

La vicenda ha avuto una coda turbolenta dal momento che – come ricorda la Süddeutsche Zeitung – il ministero ha poi avuto difficoltà a dimostrare realmente le accuse e che un segretario di Stato (equivalente del sottosegretario in Italia) dello stesso dicastero di Faeser aveva approvato l’apparizione di Schönbohm e persino il suo discorso.

La vicenda si è trascinata a lungo, con molti lati rimasti oscuri e non completamente chiariti, tra sospetti reciproci di faide interne. Dall’inizio dell’anno, Schönbohm ha un nuovo incarico e dirige l’accademia di formazione della pubblica amministrazione a Bonn. È dunque il responsabile della modernizzazione del panorama formativo della PA tedesca. Ciò ha spianato la strada alla nuova nomina al vertice dell’Ufficio Federale per la Sicurezza Informatica di Claudia Plattner.

LA RIFORMA PROFONDA DELLA BSI

Il ministro degli Interni Faeser ha messo in cantiere una profonda riforma della BSI, che adesso verrà gestita dalla nuova presidente. Nei piani ministeriali l’Ufficio federale, che finora contava circa 1.700 dipendenti, diventerà un’agenzia centrale e sosterrà maggiormente i Länder nel settore della sicurezza informatica. Il BSI è responsabile in particolare della protezione dagli attacchi degli hacker, di cui ancora nei giorni scorsi la Germania è stata vittima, seppure in misura minore rispetto a quel che è accaduto in Italia.

L’unica cosa che resta incerta è se sarà proprio Faeser a sovraintendere ai passaggi della sua riforma. Il ministro ha annunciato nei giorni scorsi la propria candidatura a presidente del Land dell’Assia per le elezioni che si terranno il prossimo 8 ottobre. Creando anche qualche malumore, dal momento che ha anche aggiunto che non lascerà la guida del ministero nei mesi della campagna elettorale. Olaf Scholz, legatissimo a Faeser, ha anche assicurato che qualora le elezioni andassero male, Faeser potrà proseguire tranquillamente la sua attività al dicastero berlinese. Ma se vincerà e si trasferirà a Wiesbaden, la riforma della BSI passerà ancora in altre mani.

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