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Armi Nucleari

Come galoppa la corsa di Russia, Usa e non solo al nucleare

Che cosa emerge sul nucleare da un rapporto del Sipri. L'articolo di Giuseppe Gagliano

 

Nonostante la conclusione della guerra fredda, la dissuasione nucleare rimane ancora un pilastro di fondamentale importanza per il mantenimento dell’equilibrio del potere a livello globale come stanno a dimostrare in modo incontrovertibile i dati che sono stati forniti lunedì 14 giugno, da parte del Sipri.

Se nel 2020 le stime riguardanti le armi nucleari dispiegate nelle unità operative erano di 3720, nel 2021 sono arrivate a 3825 di cui la maggior parte appartiene alla Russia e agli Stati Uniti.

Significativo il fatto che siano state poste nello “stato di massima allerta operativa”.

L’ARSENALE NUCLEARE RUSSO

Per quanto concerne l’arsenale nucleare russo nel 2021 è stato incrementato con circa 180 testate. Questo incremento è relativo nello specifico ai missili balistici intercontinentali terrestri multi-testata (ICBM) e ai missili balistici sottomarini (SLBM).

ANCHE L’INGHILTERRA INCREMENTA LE PROPRIE ARME NUCLEARI

Di estremo interesse, sotto il profilo strategico, il fatto che l’Inghilterra abbia previsto di incrementare le armi nucleari passando da 180 a 260 come indicato nel suo Report sulla difesa.

ESPANSIONE DEL DISPOSITIVO NUCLEARE ANCHE PER CINA, INDIA E PAKISTAN

Di analogo interesse sono i dati del Sipri sulla Cina, sull’India sul Pakistan che stanno con successo portando avanti una vera e propria modernizzazione e una vera e propria espansione del dispositivo nucleare tanto quanto la Corea del Nord che continua a rafforzare il proprio programma nucleare.

ESTESO IL TRATTATO NEW START

Anche se lo scorso 3 febbraio Stati Uniti e Russia hanno rinnovato New Start — trattato che indica un tetto massimo di 1.550 testate e 700 missili e bombardieri dispiegati per ciascuno dei due Stati — resta da vedere l’effettiva efficacia che avrà.

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