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Arnese

Benvenuti nei suk senza pos dell’Europarlamento

Marocco e Qatar gate. Pillole di rassegna stampa e tv nei tweet di Michele Arnese, direttore di Startmag.

 

I SUK SENZA POS ALL’EUROPARLAMENTO

 

LE BIZZARRE TESI DI METSOLA

 

PANZERI, BONINO E I MEMBRI ONORARI CHE NON RICORDANO

 

LE AMNESIE DI SPERANZA

 

ANNUNZIATA NEO SOVRANISTA?

 

PER IL FOGLIO DI CERASA SOLO CACCIA ALLE STREGHE

 

SCENARI

 

GIORNALISMI

 

MAROCCO E QATAR GATE: GLI APPROFONDIMENTI DI START MAGAZINE

Ecco i dossier Ue che fanno gola al Qatar

Fight Impunity, cosa fa e chi c’è nell’associazione di Panzeri travolta dallo scandalo dei fondi del Qatar

Tutte le idee di Panzeri su Qatar, Ucraina, Trump e Nato

Ecco come Panzeri elogiava il Qatar

Chi bluffa su Antonio Panzeri (ex Pd e Articolo 1)

Come lo scandalo Qatar ha travolto il Parlamento europeo

Michel Claise, il Tonino Di Pietro del Qatargate

Come evitare altri Qatargate in Europa

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MAROCCO E QATAR GATE, ESTRATTO DI UN ARTICOLO DEL CORRIERE DELLA SERA:

Ci sarebbero i servizi segreti del Belgio e prima ancora quegli degli Emirati arabi dietro lo scandalo dei regali e del milione e mezzo di euro partiti dal Qatar e dal Marocco, passati attraverso la Ong Fight impunity di Antonio Panzeri e finiti a personaggi che lavorano nel Parlamento europeo.

A dare il via all’inchiesta che ha scoperchiato il più grave caso di corruzione nella storia della massima istituzione continentale però sarebbe stata una segnalazione arrivata dagli Emirati all’l’agenzia interna per la «Sicurezza dello Stato» del Belgio che per mesi ha lavorato con i servizi segreti di altri 5 Paesi, ma non con quelli dell’Italia che sarebbero stati esclusi dall’operazione nonostante tutto sembri ruotare attorno a figure di nazionalità italiana. Quella segnalazione ha portato gli 007 sulle tracce di un centro di studi del Marocco a Bruxelles dietro il quale si nascondeva una centrale di spionaggio.

I servizi belgi hanno appurato che il centro culturale aveva collegamenti con l’ambasciatore marocchino in Polonia. Quel Abderrahim Atmoun che nelle carte dell’ inchiesta è citato come colui al quale Panzeri doveva affidare dei regali da lui ricevuti affinché fossero trasferiti in Marocco. E qui scatta il primo rapporto sospetto, quello tra il diplomatico e Panzeri e a cascata con Francesco Giorgi, ex collaboratore dello stesso Panzeri all’Europarlamento, e con la sua compagna, la vice presidente Eva Kaili (tutti arrestati). C’è anche il legame tra Panzeri e il deputato Pd Andrea Cozzolino, (dimessosi) che avrebbe avuto anche lui rapporti con Atmoun e partecipato con Panzeri ad viaggi in Marocco offerti dal centro studi.

Partito nel 2021 come un caso di «sicurezza nazionale» per la minaccia di interferenza da parte di un Paese straniero sui processi decisionali del Parlamento europeo, il dossier evidentemente ad un certo punto perde di pericolo e si trasforma in una questione di corruzione internazionale, altrettanto grave, ma meno allarmante per gli 007 locali che lo passano alla magistratura ordinaria. I magistrati ci lavorano e puntano anche ai rapporti con il Qatar, specie della Kaili. Il paese sperava in una posizione europea più favorevole nel dibattito sul rispetto dei diritti umani nel suo territorio sia in un’intesa con la Ue sull’aviazione (ora bloccata dopo lo scandalo). Conferme arrivano dai pm di Milano che, dando assistenza nelle indagini ai colleghi belgi, parlano di europarlamentari a «libro paga».

Quando le indagini dei servizi di concentrano su Antonio Panzeri e sulla Figth impunity, l’appartamento dell’italiano in un residence di Bruxelles viene messo sotto controllo ed imbottito di microspie mentre lui viene pedinato e intercettato. Poi, quando a luglio scorso i Servizi delineano il reale quadro della situazione e l’indagine passa alla procura federale, questa apre un fascicolo per i reati di associazione per delinquere, corruzione e riciclaggio di denaro commessi dal primo gennaio 2021 all’8 dicembre scorso. Nelle mani dei magistrati ci sono tutti contatti di Panzeri con Giorgi e Eva Kaili, la. Dal Qatar alla coppia sarebbero arrivati gli oltre 750 mila euro di cui sono stati trovati in possesso, così come i 600 scovati nel residence di Panzeri.

Le indagini dovranno stabilire in che modo, dato che dai numeri di serie risulterebbe che la maggior parte delle banconote è stata emessa in Belgio ed è passata da banche belghe, il che smentirebbe l’ipotesi di valigie arrivate dall’estero. I pm Gli investigatori hanno anche più di un’idea degli «intrallazzi» di cui parlava Maria Dolores Colleoni, moglie di Panzeri.

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