skip to Main Content

Inps

Vi spiego il papocchio informatico al sito dell’Inps

Il data breach dei sistemi Inps è stato enorme. E non si tratta di “questioncine tecniche”, ma di responsabilità politiche di vertice e di scelte strategiche negli investimenti in cybersecurity. Il commento di Luca Bolognini, presidente dell'Istituto Italiano per la Privacy

IL COMMENTO DI LUCA BOLOGNINI, PRESIDENTE DELL’ISTITUTO ITALIANO PER LA PRIVACY:

Quanto accaduto questa mattina sembra un pesce d’aprile, ma purtroppo non lo è.

Il data breach dei sistemi Inps è stato enorme, moltissime persone hanno potuto visualizzare i profili riservati di altrettanti cittadini.

E non si tratta di “questioncine tecniche”, ma di responsabilità politiche di vertice e di scelte strategiche negli investimenti in cybersecurity.

I sistemi non sono in grado di reggere l’impatto di milioni di richieste tutte insieme?

Si preveda un accesso scaglionato per ordine alfabetico dei cognomi, ad esempio.

Speriamo solo che nel tracciamento digitale dei cittadini per il contrasto al coronavirus le misure di sicurezza siano migliori. Ora il Garante Privacy dovrebbe accertare le responsabilità, anche individuali, di una tale macroscopica violazione dei dati degli italiani che è sulla pelle e sotto gli occhi di milioni di persone.

+++

+++

Il sito dell’Inps ha fatto splash questa mattina, dopo un avvio apparentemente normale, proprio nel giorno in cui è stata aperta la procedura per la richiesta del bonus che il decreto Cura Italia destina agli autonomi. Le pagine non sono state accessibili o in alcuni casi hanno mostrato delle evidenti falle, con scambi di identità e pubblicazione dei dati privati degli utenti. Il problema è legato, secondo il presidente dell’Inps Pasquale Tridico, a un attacco hacker. “Abbiamo ricevuto nei giorni scorsi, e anche stamattina, violenti attacchi hacker – ha detto il presidente dell’Inps indicato dal Movimento 5 Stelle – Questa mattina si sono sommati ai molti accessi, che hanno raggiunto le 300 domande al secondo, e il sito non ha retto. Per questo abbiamo ora sospeso il sito”. Il portale sarà riaperto con orari diversi per chiedere le prestazioni per patronati e consulenti e per i cittadini. “Lo riapriremo – ha aggiunto ancora Tridico – dalle 8.00 alle 16.00 per patronati e consulenti e dalle 16.00 per i cittadini”. (Redazione Start Magazine)

Back To Top