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Marbles Retelit

Soci, vertici e business della spagnola Marbles che compra Retelit

Chi sono gli spagnoli della Marbles che metteranno le mani sull’azienda milanese di reti in fibra ottica. L'articolo di Cristina D'Amicis

 

Disco verde del governo italiano all’Offerta Pubblica di Acquisto (OPA) volontaria e totalitaria promossa dagli spagnoli della Marbles su Retelit, ma con una serie di limitazioni visto che l’esecutivo Draghi ha deciso in tale occasione di esercitare i poteri speciali della Golden Power.

Marbles accetta i vincoli e prosegue dritta verso l’obiettivo, l’acquisto del 100% del capitale sociale e la conseguente revoca delle Azioni Retelit dalla quotazione sul MTA (delisting).

DAI PRIMI PASSI DELLA MARBLES VERSO RETELIT ALL’OPA

La società di proprietà di uno dei fondi della spagnola Asterion Industrial Partners, che ha già conquistato Sorgenia, metterà le mani sull’intero capitale di Retelit o Reti Telematiche Italiane, azienda che opera nel settore delle telecomunicazioni e possiede una rete in fibra ottica oltre che alcuni data center.

Costituita nel 1999 e quotata a Piazza Affari dall’inizio degli anni 2000, Retelit nonostante il Covid ha raddoppiato i ricavi nel 2020 (162,5 milioni di euro), registrando un ebitda di 54,2 milioni di euro rispetto ai 34,8 milioni del 2019.

Le prime mosse verso questo traguardo sono state mosse da Marbles nell’autunno del 2020, quando Asterion, fondo spagnolo a capo della catena partecipativa ha comprato il 24,1% di Retelit dagli azionisti fondo Athena di Mincione e Axxion per 92,6 milioni di euro.

Il 30 maggio 2021 Marbles ha deciso di promuovere un’Offerta Pubblica di acquisto volontaria avente a oggetto la totalità delle azioni ordinarie di Reti Telematiche Italiane S.p.A., ivi incluse le azioni proprie direttamente o indirettamente detenute dall’Emittente, ed escluse le 47.223.396 Azioni detenute da Marbles, direttamente o indirettamente tramite la propria società controllata Fiber 4.0, rappresentanti il 28,748% del capitale sociale Retelit.

Retelit rappresenta per Marbles “un’opportunità strategica senza pari per entrare nel mercato italiano delle telecomunicazioni con una piattaforma digitale indipendente in crescita – si legge in una nota – L’offerente ritiene che le attività dell’emittente siano caratterizzate dalla giusta combinazione di servizi wholesale in fibra ottica e soluzioni di telecomunicazione ICT (Information and Communications Technology) per rafforzare il proprio posizionamento nell’attuale mercato italiano delle telecomunicazioni, dove la crescente domanda di servizi di accesso wholesale e di banda larga, unita alla scarsa diffusione della banda ultralarga e dell’utilizzo del 5G, creerà interessanti opportunità di crescita organica”.

RETELIT: DETTAGLI DELL’OPA MARBLES FINALIZZATA AL DELISTING

Il 21 luglio scorso è arrivato il via libera della Consob alla pubblicazione del documento di Offerta pubblica, che ha preso il via il 26 luglio scorso fino al 10 settembre 2021, salvo proroghe.

Coinvolte oltre 117 milioni di azioni (71,525% del capitale sociale Retelit) per un controvalore massimo complessivo dell’Offerta pari a 33.568.417,50 euro.

Offerto un corrispettivo pari a 2,85 ad azione per ciascuna Azione portata in adesione all’Offerta.

I PALETTI IMPOSTI DAL GOVERNO ITALIANO ALL’ACQUISIZIONE DI RETELIT

L’acquisizione è soggetta non solo al via libera da parte dell’Antitrust ma anche all’ok del governo italiano, in quanto l’operazione riguardando un settore strategico per il Paese, è soggetta alla Golden Power. Si tratta di poteri speciali che permettono ad un governo di dettare specifiche condizioni all’acquisto di partecipazioni di asset ritenuti “sensibili” per l’Italia, nei settori della difesa e della sicurezza nazionale, nonché di taluni ambiti di attività definiti di rilevanza strategica nei settori dell’energia, dei trasporti e delle comunicazioni.

Marbles ha annunciato di aver ricevuto, in data 30 luglio 2021, il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri adottato in data 29 luglio 2021 con il quale, “ai sensi e per gli effetti dell’art. 2 del decreto-legge n. 21 del 15 marzo 2012, è stata autorizzata la possibile acquisizione da parte dell’Offerente di fino al 100% delle azioni dell’Emittente”, ma solo a determinate condizioni.

Questi i paletti imposti dal governo italiano all’OPA: garantire la continuità del servizio e la funzionalità operative della rete, assicurandone l’integrità e l’affidabilità attraverso adeguati piani di manutenzione e sviluppo; assicurare l’elaborazione di programmi industriali e l’impiego di adeguati investimenti che garantiscano lo sviluppo e la sicurezza delle reti, l’equilibro economico-finanziario di Retelit e delle società dalla stessa controllate, nonché la continuità dei relativi progetti aziendali di internazionalizzazione; tutelare tramite idonei strumenti e strutture organizzative aziendali la sicurezza fisica e logica della rete su tutto il territorio nazionale al fine di garantire la piena operatività e mantenere stabilmente sul territorio nazionale le funzioni di gestione e sicurezza delle reti.

CHI SONO GLI SPAGNOLI DELLA MARBLES: TUTTI I NUMERI

Marbles è una società indirettamente posseduta dal fondo Asterion Industrial Infra Fund I, gestito da Asterion Industrial Partners (AIP) che a sua volta è indirettamente controllato da Jesús Olmos. Olmos, ex numero uno di Endesa Europa, è socio fondatore e CEO di AIP, oltre che membro del Comitato per gli investimenti.

Asterion Industrial Partner è una società di gestione degli investimenti indipendente focalizzata sugli investimenti infrastrutturali nel mid-market europeo. Con sede a Madrid e presenza a Londra e Parigi, Asterion combina l’esperienza transazionale e operativa con un approccio industriale e una gestione attiva delle risorse all’interno di una piattaforma indipendente e agile. Asterion mira a promuovere trasparenza operativa, pratiche di investimento responsabili, governance best-in-class e una forte cultura sia per sé che nelle società in cui investe. Questo il suo motto: “Il potere trasformativo dell’investimento”.

AIP ha scelto di concentrarsi su mercati e settori che si sovrappongono con la sua esperienza, operando nelle telecomunicazioni, nell’energia, nei servizi di pubblica utilità e nella mobilità, con una particolare attenzione alla sostenibilità. La politica ESG del fondo spagnolo, infatti, copre l’intero ciclo di vita del processo di investimento e viene applicata all’azienda e alle comunità locali in cui opera.

Asterion si sforza di essere un’azienda che ha la sostenibilità consacrata nella sua cultura: ha più del 50% di dipendenti donne e nove nazionalità in tutta l’azienda. La diversità del team si estende attraverso una miscela di background professionali, esperienze ed etnie.

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