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Rivoluzione Industriale

Perché Trump tifa Microsoft per TikTok (annusata da Twitter)

Microsoft sta trattando per acquisire la popolare app cinese TikTok, con una scadenza di 45 giorni imposta dall'amministrazione Trump. E Twitter secondo il Wall Street Journal...

Non è un caso che nella guerra a TikTok il presidente Usa Trump sostenga i negoziati per l’acquisizione dell’app cinese da parte Microsoft. Da una recente ricerca di Tech Inquiry è emerso infatti che il colosso tecnologico di Redmond è una delle società più legate con le agenzie federali americane sia con contratti diretti che subappalti: oltre 6mila.

E sull’operazione ha aggiunto: “Non mi importa se, sia che si tratti di Microsoft o di qualcun altro – una grande azienda, una compagnia sicura, una società molto americana – lo compri”. In realtà dovrebbe interessargli eccome. I numeri di Tech Inquiry mostrano infatti che la società tecnologica fondata da Bill Gates ha stretti legami con le agenzie statunitensi.

Tutti i dettagli, mentre oggi si scopre che Twitter ha avuto colloqui preliminari su una potenziale fusione con TikTok. lo riporta il Wall Street Journal, specificando che non è chiaro se Twitter cerchi un accordo con TikTok, il che implicherebbe sfide significative. Un eventuale accordo riguarderebbe comunque le operazioni statunitensi di TikTok, hanno detto al WSJ fonti informate.

L’ACQUISIZIONE DI TIKTOK

Domenica scorsa la società di software statunitense ha dichiarato di aver avviato una trattativa con ByteDance, il proprietario cinese di TikTok, per esplorare “un acquisto del servizio TikTok negli Stati Uniti, in Canada, in Australia e in Nuova Zelanda”.

Il negoziato deve chiudersi entro il 15 settembre.

UN’APP CONTROVERSA

Sebbene TikTok sia meglio conosciuta come una piattaforma in cui gli adolescenti condividono brevi video musicali, spesso spensierati, è diventata il centro delle controversie geopolitiche tra gli Stati Uniti e la Cina sul potere tecnologico.

Funzionati e legislatori americani temono che TikTok non garantisca la sicurezza dei dati degli utenti oltre ad avere collegamenti con il Partito Comunista Cinese.

La questione della sicurezza dell’app si inscrive nella più ampia fase di attrito tra Usa e Cina.

LE MOSSE DELL’AMMINISTRAZIONE TRUMP

Ma Trump non ha perso tempo. In attesa di conoscere l’esito dei negoziati, il presidente ha firmato due ordini esecutivi che impongono alle aziende americane di bloccare tutti i rapporti con TikTok e WeChat. Entro 45 giorni tutti i fili con le due società cinesi vanno tagliati, chi non si adegua andrà incontro alle sanzioni.

COSA HA SCRITTO IL FINANCIAL TIMES

Nel frattempo la società tecnologica fondata da Bill Gates ha alzato la posta in gioco. Giovedì il Financial Times ha riportato che ora le mire di Microsoft si sarebbero estese a tutti i Paesi dove TikTok opera. Comprese quelle in India e in Europa (in settimana TikTok ha annunciato l’apertura di un data center in Irlanda). L’acquisto delle operazioni globali di TikTok — che secondo il Ft non includerebbe Douyin, la versione dell’app che ByteDance opera in Cina — darebbe a Microsoft una posizione molto più forte per supportare TikTok.

Una fonte ha riferito al quotidiano che Microsoft sarebbe stata attratta dall’idea di comprare tutte le attività di TikTok per la difficoltà di separare le funzioni di back office e per permettere agli utenti della app in un Paese di continuare a usarla quando viaggiano altrove.

I PIANI DI TRUMP

Lunedì il presidente Usa ha sostenuto che la Cina o Microsoft dovrebbero pagare una “grossa percentuale” al Tesoro statunitense per l’operazione che porterà alla vendita di TokTok. Durante un briefing alla Casa Bianca, The Donald ha anche sottolineato che senza il via libera della sua amministrazione l’operazione non sarebbe possibile.

Trump ha consentito al colosso tecnologico Microsoft di continuare i suoi precedenti colloqui per acquistare TikTok. Dal momento che Microsoft è una società con sede negli Stati Uniti, se Microsoft prendesse il controllo dell’app cinese, assicurerebbe che tutti i dati degli utenti di TikTok siano archiviati negli Stati Uniti, al sicuro dalle interferenze del governo cinese.

I CONTRATTI TRA BIG TECH E AGENZIE FEDERALI

Che sia Microsoft a prendere il controllo della popolare app cinese a Trump andrebbe proprio bene. Il colosso tecnologico di Redmond ha infatti stretti legami con le agenzie federali statunitensi.

A inizio luglio una ricerca pubblicata dall’organizzazione Tech Inquiry ha rivelato che il Dipartimento della Difesa e le forze dell’ordine federali, tra cui l’FBI, la Drug Enforcement Agency e il Federal Bureau of Prisons, hanno assicurato migliaia di accordi con Google, Amazon, Dell, IBM, Hewlett Packard, Microsoft e persino Facebook che non sono stati segnalati in precedenza.

Il rapporto ha evidenziato un rapporto (di solito tenuto in sordina) tra le società tecnologiche e il governo degli Stati Uniti.

IL PRIMATO DI MICROSOFT

Di tutte le società emerse nella ricerca di Tech Inquiry, Microsoft si è distinta con oltre 6.000 contratti di subappalto con il Dipartimento della Difesa e varie forze dell’ordine federali dal 2016.
La maggior parte degli accordi di Microsoft esaminati nel rapporto non è direttamente fatta a Microsoft, ma piuttosto attraverso una rete di subappaltatori.

IN STAND-BY IL CONTRATTO JEDI CON IL PENTAGONO

Infine, non va dimenticato che Microsoft si è aggiudicato anche il maxi contratto del Pentagono Jedi. Il contratto potrebbe valere infatti fino a 10 miliardi di dollari per i servizi resi nell’arco di 10 anni.

A dicembre 2019, dopo una gara turbolenta, Microsoft ha vinto la gara per il progetto Jedi (Joint Enterprise Defense Infrastructure), per creare soluzioni cloud per il Pentagono. L’esito è stato immediatamente contestato da Amazon, sostenendo che Microsoft è stata favorita a causa della querelle tra il presidente Trump e il fondatore e ceo di Amazon, Jeff Bezos (come raccontato da Start qui).

Lo scorso febbraio, un giudice federale ha temporaneamente bloccato il contratto che il Dipartimento della Difesa ha assegnato a Microsoft mentre esamina il ricorso di Amazon.

LE AVANCE DI TWITTER

Twitter ha avuto colloqui preliminari su una potenziale fusione con TikTok. Lo riporta il Wall Street Journal, specificando che non e’ chiaro se Twitter cerchi un accordo con TikTok, il che implicherebbe sfide significative. Un eventuale accordo riguarderebbe comunque le operazioni statunitensi di TikTok, hanno detto al WSJ fonti informate.

Secondo quanto riferisce Reuters, gli esperti hanno già sollevato dubbi sulla capacità di Twitter di raccogliere i fondi necessari a sostenere un potenziale accordo con la proprietà di TikTok, in mano alla cinese ByteDance per l’acquisto delle operazioni americane della popolare app, stimate in decine di miliardi di dollari. E’, cosi’, tutt’altro che scontato che Twitter possa superare l’offerta di Microsoft Corp e finalizzare un accordo entro i 45 giorni, dati dall’amministrazione Trump come scadenza a ByteDance per accordare la vendita. Twitter ha una capitalizzazione di mercato vicina ai 30 miliardi di dollari, piu’ o meno quanto varrebbero gli asset di TikTok da cedere; Microsoft invece si trova nel cosiddetto ‘club dei mille miliardi’, con una capitalizzazione di mercato oltre i mille miliardi di dollari (1,6 trilioni di dollari).

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