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Reti Tim Agcom

Bagarinaggio online, Agcom stanga Viagogo, Stubhub e Mywayticket

L'Agcom ha sanzionato per oltre 5,5 milioni di euro Viagogo, Stubhub e Mywayticket per aver effettuato bagarinaggio online. Che cosa si legge nella delibera dell'authority

Agcom sanziona Viagogo, Stubhub e Mywayticket, i tre principali siti di rivendita di biglietti di eventi e concerti. Le società sono state accusate di bagarinaggio online (secondary ticketing): hanno venduto biglietti per spettacoli e concerti ad un prezzo superiore al prezzo nominale, secondo l’authority presieduta da Marcello Cardani.

Tutti i dettagli.

DI COSA SONO ACCUSATE VIAGOGO, STUBHUB E MYWAYTICKET

Partiamo dalle accuse. Secondo quanto verificato dall’Autorità, Viagogo, Stubhub e Mywayticket hanno violato (ripetutamente) l’art. 1, comma 545, della legge 11 dicembre 2016, n. 232, mettendo in vendita sui siti web www.viagogo.it; www.stubhub.it e www.mywayticket.it, biglietti per spettacoli e concerti ad un prezzo superiore al prezzo nominale, come segnalato all’autorità da TicketOne.

INFLAZIONARE BIGLIETTI E

La messa in vendita a prezzi maggiorati, spiega l’Autorità, “ha anche l’effetto di inflazionare i prezzi dei biglietti e di creare scarsità artificiale di titoli di accesso agli spettacoli a danno degli utenti e della comunità degli artisti, degli organizzatori di eventi e dei rivenditori primari”.

I BIGLIETTI MAGGIORATI

Diversi gli eventi ed i concerti per cui i tre siti hanno venduto biglietti a prezzi maggiorati: concerti di Vasco Rossi, Ennio Morricone, Jovanotti, Eros Ramazzotti, Elton John, Jack Savoretti, Def Leppard, Elisa, Laura Pausini e Biagio Antonacci, The Giornalisti, e gli spettacoli di Maurizio Battista.

LA DIFESA DI VIAGOGO

Viagogo, però, si dice essere non sito di rivendita ma mera bacheca virtuale, “dove ciascun inserzionista ha la possibilità di inserire un annuncio e questo dato viene trattato in modalità totalmente automatica, meramente tecnica e passiva, senza finalità di vendita e di sfruttamento commerciale su vasta scala”.

LA DIFESA DI STUBHUB

In merito alla richiesta di chiarimenti da parte dell’Autorità, Stubhub ha dichiarato che la Società, “non essendo in alcun modo titolare dei biglietti, non ha mai realizzato alcuna compravendita di titoli di accesso né, tanto meno, ha consentito la messa in vendita di biglietti che non sono già stati oggetto di una vendita iniziale. Il suo ruolo si è limitato a mettere a disposizione una piattaforma per la vendita da parte di terzi di titoli di accesso già oggetto di una vendita iniziale da parte di persone fisiche sulla propria piattaforma, nel pieno rispetto della vigente normativa”.

La Società ritiene che non via sia una previsione legislativa che sanzioni la vendita a prezzi maggiorati ma che l’unica condotta sanzionabile ai sensi dell’art. 1, comma 545 sia la vendita senza titolo, “salva l’eccezione applicabile solo alla persona fisica che vende senza titolo in forma non professionale e occasionale a un prezzo inferiore al prezzo nominale”

LA DIFESA MYWAYTICKET

Anche MywayTicket sostiene la “non imputabilità a MWT delle condotte ascritte”, data la “natura di mero intermediario svolta da MWT nell’ambito della propria attività di gestore del marketplace”. La società aggiunge che “i servizi forniti da MWT non si esaurivano nella mera messa a disposizione della piattaforma, ma includevano ulteriori servizi ancillari”.

LE CONCLUSIONI DELL’AUTORITA’

Le risposte non hanno convinto l’Autorità che ha ritenuto sanzionabili le azioni delle tre società, per un totale di 5.580.000 euro. In particolare a Viagogo, Agcom, ha commiato una multa di 100.000 euro per ciascuna delle 37 condotte contestate, a Stubhub di 50.000 euro per ciascuna delle 35 condotte contestate, a MywayTicket di 5.000 euro (il minimo) per ciascuna delle 26 condotte contestate.

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