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Rai Auditel

Auditel, ecco come tracollano Tg1 e Tg2

Non solo Tg. Ecco che cosa emerge dalle elaborazioni dello Studio Frasi sui dati Auditel di questa stagione ripresi dal Sole 24 Ore

“Mamma Rai” resta la preferita degli italiani, per ora.

“I numeri Auditel elaborati dallo Studio Frasi di questa stagione (dati dal 18 settembre 2022 al 20 maggio 2023)  restituiscono l’istantanea di un annus horribilis per una Viale Mazzini in piena attività sulle nuove nomine” rileva il Sole 24 Ore.

Nel periodo di riferimento la Rai – in base ai dati Auditel elaborati dallo Studio Frasi – ha prodotto un ascolto medio di 3,35 milioni di persone (7,97 milioni in prime time) con Mediaset a 3,28 milioni nel giorno medio (7,66 milioni in prima serata). In termini di share il vantaggio del servizio pubblico su Mediaset si è ridotto a 0,8 punti.

Un testa a testa già emerso nelle rilevazioni precedenti. Come ricordava sempre il Sole 24 Ore a inizio anno “la differenza fra gli editori Rai e Mediaset nel 2022 è stata di un punto di share nel giorno medio, a favore della Tv pubblica, contro i 4,2 del 2021 e i 3,2 del 2020. Guardando al dato di audience, i 3,184 milioni della Rai si confrontano con i 3,096 di Mediaset per una differenza che scende tra il 2021 e il 2022 da 422mila a 87mila persone”.

Dunque sì “Viale Mazzini resta l’editore preferito ma si assottiglia la distanza con Mediaset” commenta il quotidiano confindustriale.

Tutti i dettagli.

CRESCE IL PESO DELL’ASCOLTO “NON RICONOSCIUTO”

Innanzitutto, va ricordato che l’anno scorso ha visto l’ingresso della “total audience”, ovvero il sistema che non rileva solo gli ascolti tv, ma quelli di ogni singolo device connesso implementando un “Cusv” (Codice univoco degli spot video) che traccia la fruizione di ogni singolo spot su tutte le piattaforme e device.

L’ascolto del “non riconosciuto” riguarda infatti coloro i quali hanno usato la tv per guardare le piattaforme (Netflix, Prime Video, Disney+ come di tutte le altre trasmissioni che arrivano da applicazioni Internet) o per altri scopi (ad esempio la videosorveglianza, giocare con la consolle, ascoltare la radio).

“Secondo le elaborazioni dello Studio Frasi l’ascolto del non riconosciuto vale 1,8 milioni di individui nella media dell’intera giornata e 4,1 milioni di persone in prime time. Si parla del 18% del totale comprensivo di ascolti riconosciuti e non riconosciuti” riporta il Sole 24 Ore. «Le analisi sui dati del “non riconosciuto” – spiega Francesco Siliato, media analyst dello Studio Frasi – mostrano con chiarezza come la maggior parte degli ascolti derivi da connessioni via Internet e il mezzo più utilizzato per le visioni non riconosciute sia la Smart tv, con 1,3 milioni di utilizzatori in prime time e 578mila nel giorno medio».

CAVALLO DI BATTAGLIA DELLA RAI RESTA LA FICTION

Per quanto riguarda i programmi televisivi, lo Studio Frasi segnala che un cavallo di battaglia della rete di Viale Mazzini resta la fiction.

“La stagione 2021-2022 ha visto ben 41 puntate delle fiction Rai superare i cinque milioni di ascolto. In questa stagione che va a concludersi sono state otto. Nel complesso di tutte le reti generaliste, in prima serata tra film per la tv e miniserie la tipologia fiction ha registrato il -20,4% degli ascolti prodotti la scorsa stagione” riporta il quotidiano confindustriale.

LA FUGA DAI TG

Dopodiché, continuano a perdere spettatori i tg della tv generalista.

«Il Tg1 della sera [con 4,7 milioni di spettatori] – spiega ancora Siliato – viene abbandonato da 464mila persone. Nonostante sia il telegiornale con il pubblico più anziano, visto che l’età media è di 65 anni, e quindi meno portato a facili mutamenti di abitudini, è quello che subisce le perdite maggiori. Il Tg5 diretto concorrente per ora di messa in onda, perde meno della metà degli spettatori: -180.113».

“La crisi dell’informazione quotidiana della Rai — prosegue il Sole 24 Ore — è sottolineata dagli ascolti del Tg2 della sera: la perdita di 170.345 individui vale per questo notiziario un calo del -12,6%, quota superiore solo a quella del Tg1 della sera (-8,9%). Calo degli ascolti e moltiplicazione delle fonti producono la perdita d’ascolto di tutti i Tg della sera. A perdere quota meno di tutti è il Tg5 con il -4,5 per cento. Tg5 che riduce a 694mila spettatori la distanza dal Tg1: distanza che era di 978mila la scorsa stagione e di 1,1 milione la stagione precedente”.

SUL PODIO RAI AL PRIMO POSTO, SEGUITA DA CANALE 5 E RAI 3 AL TERZO POSTO

Infine, medaglia d’oro a Rai come rete più seguita dalla popolazione sia nel giorno medio sia in prime time. “Nella giornata mantiene di fatto gli spettatori della scorsa stagione e la graduatoria delle reti rimane la stessa sino alla nona posizione, dopo la prima rete Rai (1,7 milioni); Canale 5 (1,56 milioni); Rai 3 (635.168); Rai 2 (446.100); Italia 1 (404.137); Rete 4 (340.157); La7 (302.200); Tv8 (205.780) e Nove (157.501). A questo punto Rai Premium (129.696) supera Iris (123.613) e occupa la decima casella della classifica. La classifica di prima serata è una conferma di quella della scorsa stagione, pur cambiano distanze e ascolti” riporta il Sole 24 Ore.

Tornando alla classifica generale dopo Rai 1 al primo posto, troviamo al secondo posto Canale 5, seguita da Rai 3, Italia 1, Rai 2, La7, Rete 4, Tv8, Nove e Iris.

©Il Sole 24 Ore

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