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Moneygram

Come e perché Western Union vuole cuccarsi MoneyGram

Western Union ha fatto un'offerta di acquisto pubblica per MoneyGram. Tutti i dettagli e gli scenari nel settore calante dei trasferimenti di denaro

Western Union potrebbe papparsi la rivale MoneyGram International., dando vita adun un colosso dei servizi per il trasferimento di denaro all’estero (settore in difficoltà con l’ascesa dei pagamenti on line).

E le indiscrezioni di Bloomberg fanno volare il titolo di MoneyGram.

Ecco tutti i dettagli.

MONEYGRAM GUADAGNA IL 43%

Partiamo dalle reazioni. Il titolo di Moneygram, nelle contrattazioni after hours, è arrivato a guadagnare il 43% a Wall Street.

L’OFFERTA DI WESTERN UNION

Il rally del titolo dimostra l’entusiasmo del mercato nell’accogliere la notizia di una offerta pubblica di acquisto da parte di Western Union per acquisire la rivale, secondo le indiscrezioni di Bloomberg. Il quotidiano finanziario aggiunge che ancora “nessuna decisione è stata presa e Western Union potrebbe anche fare un passo indietro”.

UN COLOSSO DEL SETTORE

Se l’offerta dovesse andare a buon fine, nascerebbe un colosso dei servizi per il trasferimento di denaro. MoneyGram vale circa 164 milioni di dollari, mentre il valore di mercato di Western Union è di 8,5 miliardi di dollari.

UN BUSINESS IN DECLINO

L’unione delle forze si rende necessaria in tempi in cui il business del trasferimento di denaro è in declino a causa di una sempre maggiore diffusione dei pagamenti online, è l’unanime analisi degli esperti del comparto. E sulle transazioni digitali di denaro ha anche spinto Moneygram, ma queste rappresentano solo il 18% dei trasferimenti di denaro eseguiti dalla società nel primo trimestre.

COMMISSIONI TROPPO ALTE

C’è da dire che Western Union e Moneygram pagano lo scotto anche di commissioni ancora troppo alte per trasferire il denaro all’estero. In media un cliente paga 6,79 dollari per ogni 100 dollari trasferiti.

MONEYGRAM, TENTATIVO NUMERO 2

Non è la prima volta che qualcuno prova ad accaparrasi MoneyGram. Già nel 2017, Ant Financial Services Group, il conglomerato cinese di servizi finanziari di proprietà di Alibaba ha provato ad acquisire l’azienda per 1,2 miliardi di dollari. Ma all’operazione, ricorda Bloomberg, si era opposta Washington facendone un problema di sicurezza nazionale.

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