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Enel

Ecco come si muoverà il governo con Cdp su Terna-Snam e Tim-Open Fiber

Che cosa ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, sul ruolo di Cdp e sui dossier Tim-Open Fiber e Terna-Snam.

Avanti tutta verso la rete unitaria Tim-Open Fiber. Ok a studiare la fusione fra Snam e Terna sotto il cappello della Cassa depositi e prestiti.

Sono alcune delle principali indicazioni che arrivano dal governo e in particolare dal ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli (M5S).

Riflessi in Borsa delle parole del governo: titoli Snam e Terna sotto i riflettori a Piazza Affar, sul Ftse Mib Snam sale del 3,66% a 4,11 euro mentre Terna segna +0,53% a 5,74 euro (dati aggiornati alle ore 15).

L’INTERVISTA DI PATUANELLI AL SOLE 24 ORE

Il perno di questi piani sarà il gruppo Cdp controllato dal Tesoro e partecipato dalle fondazioni. Ecco tutti i dettagli che emergono dall’intervista di Patuanelli al Sole 24 Ore in cui il ministro pentastellato ha spiegato tra l’altro le nuove misure del decreto in arrivo con un pacchetto che, per micro e Pmi, arriverà a 15 miliardi più il rifinanziamento del bonus autonomi.

I PROSSIMI PASSI PER CDP

Interpellato sul ruolo di Cdp, Patuanelli spiega che “sarà creato un patrimonio destinato di Cdp per le operazioni in equity”, confermando di fatto le indiscrezioni dei giorni scorsi per un rafforzamento anche patrimoniale del gruppo presieduto da Giovanni Gorno Tempini e guidato dall’ad Fabrizio Palermo (qui l’approfondimento di Start Magazine).

IL RUOLO DI CDP

Il ruolo di Cdp – ha aggiunto Patuanelli – “lo considero un tassello di una rinascita industriale per ricreare dei grandi campioni europei, penso ai settori delle tlc, all’energia, al manifatturiero con la cantieristica navale, alla siderurgia/metallurgia e ovviamente all’automotive. Creiamo dei grandi campioni accompagnando l’impresa in questo momento di difficoltà e sostenendo tutte le filiere collegate”.

FORZA TIM-OPEN FIBER

Il titolare dello Sviluppo economico dice di pensare “alle tlc a banda ultralarga e al progetto della rete unica Tim-Open Fiber al quale guardo con grande favore: ritengo che sia fondamentale per il paese”. (qui le ultime novità su Tim e Open Fiber)

FUSIONE TERNA-SNAM?

Quanto alle voci di una fusione Terna-Snam, Patuanelli ha osserva: “Avrebbe molto senso una sinergia tra chi gestisce la rete elettrica e chi gestisce la rete di distribuzione del gas. Credo che sia giusto iniziare a discutere di un progetto di fusione tra Snam e Terna, che potrebbe essere facilitato dai nuovi interventi in equity della Cdp”.

DOSSIER EX ILVA

E sulla richiesta di ArcelorMittal di una garanzia statale su un nuovo maxiprestito, il ministro ha detto: “Mi rendo conto che chiedere e’ sempre lecito. So bene che anche il settore della siderurgia e’ in difficolta’, pero’ l’idea che avevamo e continuiamo ad avere e’ il rilancio di Taranto nel suo complesso, e la portiamo avanti a prescindere dal partner privato che abbiamo”.

CAPITOLO ALITALIA

Sul fronte Alitalia, “in questi giorni ho chiarito che non abbiamo in mente una piccola compagnia di bandiera, ma una grande compagnia che sappia stare sul mercato del lungo raggio. Intanto noi dovremo fare un piano industriale molto sfidante sfruttando il tempo consentito anche dal prezioso lavoro fatto dal commissario Leogrande, grazie al quale l’azienda ha cassa sufficiente per maggio e forse anche per un pezzo di giugno”. (qui l’approfondimento di Start su quello che succede nelle altre compagnie aeree nel mondo)

IL RUOLO DELLO STATO

Alla domanda se la crisi non sia un alibi per lo Stato padrone, il ministro risponde: “Non la vedo cosi’. E’ un momento di grandi crisi, e noi consentiamo alle imprese strategiche di restare sul mercato. Il mercato unico europeo e’ un valore. Ma spesso offre totale libertà di accesso agli altri, cioé soggetti extra Ue, in assenza di reciprocità Un modello ancora replicabile? Credo di no. E’ giusto il mercato unico intraeuropeo, ma dobbiamo poter accompagnare l’industria verso la creazione di campioni che poi potranno competere da soli. Sara’ a quel punto che lo Stato dovrà fare un passo indietro”.

IL GIUDIZIO DEGLI ANALISTI

Gli analisti- scrive l’agenzia Radiocor – ricordano che “il Pniec (Piano Nazionale Integrato Energia e Clima) stabilisce che i piani di sviluppo delle reti elettriche e gas siano coordinati”. Cdp Reti ha una quota del 29,9% di Terna e del 31% in Snam: di conseguenza, secondo Equita, “non dovrebbe esserci obbligo di opa obbligatoria per cambio di controllo in caso di fusione”.

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