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Perché le grandi aziende di Assonime vogliono limare i poteri dell’Anac

Tutte le proposte (non solo sull'Anac) al governo a cura di una task force presieduta da Bassanini e composta di esperti, manager e imprenditori per conto di Assonime, l'associazione che riunisce le grandi aziende private e pubbliche.

 

Eliminare del tutto i poteri di regolazione nel settore dei contratti pubblici e le connesse funzioni di controllo ex ante dell’Anac e potenziando, invece, i compiti di supporto al sistema e i controlli ex post.

E’ una delle proposte più incisive che arriva da una task force presieduta da Franco Bassanini (costituzionalista, ex ministro e presidente di Open Fiber) e composta di esperti, manager e imprenditori per conto di Assonime, l’associazione che riunisce le grandi aziende private e pubbliche presieduta da Innocenzo Cipolletta.

ECCO LE PROPOSTE DI ASSONIME AL GOVERNO

Restituire alla Pubblica Amministrazione la capacita’ di decidere, nel rispetto delle regole, esercitando la discrezionalità amministrativa. E’ una delle proposte presentate oggi da Assonime per la modernizzazione del sistema amministrativo al fine di rilanciare l’economia. Nel dettaglio le proposte messe a punto da una task force di esperti e imprenditori propone di limitare la responsabilità per danno erariale all’ipotesi del dolo, eliminando la colpa grave, di sopprimere o delimitare la fattispecie generale del reato di abuso d’ufficio e di effettuare un deciso spostamento dai controlli ex ante ai controlli ex post, in cui e’ possibile verificare il risultato e l’impatto dell’azione amministrativa.

I MEMBRI DELLA TASK FORCE

I componenti della task force presieduta da Bassanini sono Luigi Abete, Ginevra Bruzzone, Marcello Clarich, Matteo Del Fante (numero uno di Poste), Pietro Guindani (presidente di Asstel e già presidente di Vodafone), Luciano Panzani, Pietro Salini e la giurista Luisa Torchia.

CHE COSA PROPONE LA TASK FORCE

La Task Force presieduta da Franco Bassanini voluta da Assonime suggerisce anche di rafforzare l’impegno dei dirigenti degli uffici e dei vertici politici delle amministrazioni a disincentivare l’inerzia delle amministrazioni e incentivare il ‘fare’, applicando le varie disposizioni già presenti nell’ordinamento. Inoltre va ricostruita la capacita’ amministrativa nello Stato e sul territorio, facendo si’ che l’ampio programma di reclutamento, oggi previsto per ringiovanire la Pubblica Amministrazione, sia guidato da scelte selettive, dando la priorità a personale specializzato con competenze tecniche. Per modernizzare la P.A. assicurare con urgenza la piena interoperabilità delle banche dati pubbliche, se necessario tramite un Commissario dotato dei necessari poteri.

LE PROPOSTE PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

La Task force di Assonime per la modernizzazione della Pubblica amministrazione si è posta il tema del miglioramento dell’efficienza per le infrastrutture e i contratti pubblici. La proposta, in quest’ambito si articola in quattro punti. Il primo e’ quello di cantierare immediatamente una serie di opere, utilizzando lo strumento del Commissario straordinario, per opere prioritarie mettendo a disposizione dei comuni risorse dedicate, da spendere entro tempi certi. Il secondo e’ il miglioramento del funzionamento del Cipe, attraverso misure per rendere più certi e rapidi i tempi delle decisioni. Assonime propone quindi di eliminare in via temporanea, sino al 31 dicembre del 2021 o del 2022, alcuni vincoli del Codice dei contratti pubblici non previsti dalle direttive europee.

DOSSIER ANAC

Ultimo ma non ultimo è il tema dell’Anac. La task force suggerisce di ripensare il ruolo dell’Autorità anti corruzione “eliminando del tutto i poteri di regolazione nel settore dei contratti pubblici e le connesse funzioni di controllo ex ante e potenziando, viceversa, i compiti di supporto al sistema e i controlli ex post”. Non solo, suggerisce l’associazione che riunisce le grandi aziende (pubbliche e private italiane): all’interno dell’Anac, secondo Assonime, vanno separate sul piano organizzativo il contrasto alla corruzione dai compiti di supporto e vigilanza in materia di contratti pubblici.

C’è infine nel rapporto Assonime una serie di proposte di semplificazione per creare un contesto più favorevole agli investimenti: estendere l’applicazione del silenzio-assenso e ridurre i tempi dell’annullamento d’ufficio di provvedimenti illegittimi, anche adottati in forma di silenzio assenso, dagli attuali 18 mesi a 6/9 mesi.

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