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Digitalizzazione, è partita la corsa verso una PA 2.0

Mentre Matteo Renzi era in visita alla Silicon Valley, la Consip e l’Agenzia per l’Italia digitale hanno dato il via a un’altra tappa verso la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione. È partita la seconda fase della gara per la fornitura dei servizi di cloud computing ai vari enti pubblici centrali e locali.

Il bando riguarda 12 concorrenti e ha una base d’asta di 1,95 miliardi di euro in cinque anni. Oltre ai servizi di cloud, la società vincitrice si occuperà anche dei servizi di gestione dell’identità digitale, della sicurezza applicativa, dell’interoperabilità per i dati, della cooperazione applicativa e della realizzazione e gestione di portali e servizi on-line.

L’obiettivo è quello di dotare ogni cittadino e impresa di un unico PIN di ingresso per tutti i servizi digitali erogati dalla PA, favorendo la diffusione dei servizi telematici e la trasparenza delle informazioni attraverso la realizzazioni di Open Data e Big Data.

La Consip stima 5 miliardi di risparmi in cinque anni e in una nota afferma che tale gara si inserisce “nel quadro delle strategie generali per la realizzazione dell’Agenda digitale Italiana – delineate dal Governo e realizzate dall’Agenzia per l’Italia Digitale e da Consip come centrale acquisti nazionale – e in coerenza con l’European Digital Agenda”.

 

L’Agenzia per l’Italia Digitale ha poi avviato una procedura online che dal primo settembre consente alle pubbliche amministrazioni e alle varie società partecipate di trasmettere l’elenco delle loro banche dati a tutti i soggetti interessati. Sono informazioni necessarie per realizzare un catalogo nazionale che consenta una comunicazione più rapida tra i vari enti pubblici e che l’agenzia per l’Italia digitale ha ricevuto obbligatoriamente per legge entro il 18 settembre scorso.

È attiva, invece, dal 6 giugno la fatturazione elettronica per ministeri, agenzie fiscali ed enti di previdenza e assistenza sociale ed è la sola consentita per i pagamenti della pubblica amministrazione. L’autenticità dell’origine e l’integrità del contenuto sono garantite dalla firma elettronica apposta da chi emette la fattura. Tre grandi, piccoli, passi verso un’amministrazione pubblica sempre più  2.0

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