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Nexi

Nexi, ecco come e perché i fondi di Mercury brindano

Mercury UK Holdco, veicolo dei fondi di private equity Bain Capital, Advent e Clessidra, ha ceduto l'8,8% del capitale di Nexi. Una mossa preparatoria alla fusione con Sia?

Nexi in picchiata ieri in Borsa.

Ecco che cosa è successo ieri al titolo Nexi a Piazza Affari dopo la cessione di circa 55 milioni di azioni, pari all’8,8% del capitale da parte di Mercury UK Holdco, veicolo dei fondi di private equity Bain Capital, Advent e Clessidra.

Tutti i dettagli.

L’OPERAZIONE

Il collocamento (Barclays, Goldman Sachs e HSBC hanno agito da global coordinator e bookrunner dell’operazione) è avvenuto al prezzo di 14,2 euro, con uno sconto del  7,2% rispetto alla chiusura di martedì a 15,305 euro, per un totale di 781 milioni di euro.

Mercury UK, primo azionista di Nexi, conserva il 43,4% del capitale della società attiva nei pagamenti elettronici.

VERSO UN NUOVO COLLOCAMENTO?

Bain Capital, Advent e Clessidra potrebbero ridurre ulteriormente la propria quota azionaria al 33,5% il prossimo luglio. Infatti, la società guidata da Paolo Bertoluzzo, ricorda Il Sole 24 Ore, dovrebbe ottenere il via libera al closing dell’operazione per l’acquisto del merchant acquiring (i Pos dei negozi) da Intesa Sanpaolo, alla quale è destinato il 9,9% di Nexi.

SECONDA CESSIONE DEL 2020

Quella delle scorse ore è la seconda cessione di quote, quest’anno, da parte di Mercury UK Holdco: a gennaio, Bain Capital, Advent e Clessidra avevano ceduto il 7,7% della società tramite accelerated bookbuilding.

VERSO LA FUSIONE CON SIA?

Se la cessione, da una parte, potrebbe voler rappresentare solo la voglia da parte dei fondi Bain Capital, Advent e Clessidra di monetizzare la partecipazione nell’azienda, dall’altra, ipotizza Il Sole 24 Ore, potrebbe essere preparatoria ad una fusione con Sia (l’operazione darebbe luce a n unico grande soggetto italiano punto di riferimento per il fintech e i pagamenti innovativi).

Secondo le indiscrezioni del quotidiano finanziario i colloqui tra i diversi protagonisti dell’operazione, Cdp inclusa, sarebbero già stati avviati, attraverso gli advisor Jp Morgan, Mediobanca e Bofa Merrill Lynch. D’altronde da tempo è chiaro il progetto in casa di Cdp (gruppo controllato dal Mef) di realizzare una sorta di campione nazionale del settore dal respiro anche europeo.

CHE COSA HA SCRITTO MILANO FINANZA SU NEXI E FONDI

C’è anche chi nota correlazioni tra notizie, numeri e vendite. Significativa questa ricostruzione di Mf/Milano Finanza pubblicata oggi: “Mercoledì 20 maggio il titolo Nexi valeva 13,75 euro. Giovedì 21 maggio le voci di nuovi colloqui per un possibile matrimonio con Sia (che tornano periodicamente a circolare) hanno portato le azioni a 14,8 euro. Venerdì 22 maggio altre fonti vicino al dossier hanno segnalato in realtà un rallentamento delle attività per realizzare un’aggregazione fra Nexi e Sia, rallentamento dovuto alle procedure Antitrust Ue sull’acquisizione da parte di Nexi delle attività di merchant acquiring di Intesa Sanpaolo. Nel frattempo il rialzo del titolo è arrivato ai 15,68 euro di lunedì 25 maggio con la capitalizzazione passata in poche sedute da 8,62 a 9,48 miliardi. Martedì 26 maggio Mercury Uk. società posseduta dai fondi private equity Bain Capital, Advent e Clessidra, che è il maggiore azionista di Nexi, ha ceduto a investitori istituzionali, tramite un accelerated bookbuilding, 55 milioni di azioni (8.8% del capitale) a un prezzo di 14,2 euro per azione (781 milioni), riducendo la propria partecipazione al 43,4%. Il prezzo di cessione incorpora uno sconto del 7% rispetto alla chiusura del 26 maggio e infatti il titolo Nexi ieri si è allineato al valore dell’operazione e ha chiuso in calo del 7,84% a 14.1 euro. Rispetto alla chiusura del 20 maggio, però, l’8,8% ceduto a 14,2 euro ha garantito 26 milioni in più”.

NEXI, MERCURY, BLOOMBERG E PLUSAVALENZA

Come dire che in pochi giorni grazie alla crescita del titolo Nexi in Borsa fors’anche sulla scia di un lancio di Bloomberg i fondi con la vendita di una fetta di Nexi hanno incamerato una plusvalenza di qualche decina di milioni.

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