«Nella riunione del Comitato tecnico scientifico svoltasi stamattina è emersa la valutazione di prorogare tutte le misure di contenimento almeno fino a Pasqua. Il governo si muoverà in questa direzione».
E’ quello che ha sottolineato ieri il ministro della Salute Roberto Speranza (Leu) dando alcune indicazioni sui blocchi attualmente in vigore per il contenimento del coronavirus.
Infatti gli esperti del Comitato tecnico-scientifica della Protezione civile da ieri lavorano per dare risposta a una domanda: come ne usciremo?
ECCO COME E QUANDO CI SARA’ LA FASE 2 CON LA RIAPERTURA PARZIALE. FATTI, DATI E SCENARI
LE INDISCREZIONI DEL CORRIERE DELLA SERA
Secondo il Corriere della Sera, il consiglio dei ministri che si riunirà tra mercoledì e giovedì decreterà una serrata totale fino a Pasqua indicando poi il percorso che — se davvero il numero dei malati continuerà a calare — comincerà ad esaminare possibili spiragli: “Con la consapevolezza che prima di maggio non si potrà andare a passeggiare, né saranno aperti bar e ristoranti. E anche negozi di abbigliamento e centri estetici dovranno mantenere le serrande abbassate”.
DOPO PASQUA SI VEDRA’
Subito dopo Pasqua si osserveranno i dati e si deciderà quando riavviare l’Italia, molto lentamente, alla normalità: «Dobbiamo essere creativi e molto svelti», sintetizza uno dei membri del Comitato al quotidiano Repubblica di oggi.
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LE PAROLE DI CONTE
«È prematuro ancora fare previsioni rispetto ai tempi in cui tutte le attività produttive e le attività commerciali potranno ripartire – ha chiarito il premier Giuseppe Conte – Ci auguriamo di poter tornare quanto prima alla normalità, riducendo gradualmente le restrizioni per evitare che gli sforzi sin qui compiuti da tutto il Paese siano vani».
CHE COSA SCRIVE REPUBBLICA
Il lavoro degli esperti cerca anche di affrontare lo scaglionamento delle aperture, ha scritto oggi Repubblica: “Quando sarà possibile, appunto, si apriranno le fabbriche. Più avanti potrebbe toccare a certi negozi, dove non c’è un contatto stretto con i clienti, e poi a bar e ristoranti, che dovranno comunque rispettare le regole di distanziamento. Non si esclude di tenere gli anziani e i fragili e a casa un po’ più a lungo e anche di permettere ai bambini di uscire a fare passeggiate ma in sicurezza. Per ultimi toccherebbe a cinema e teatri mentre per le scuole ancora non si nulla. Si tratta comunque ancora di ipotesi, di provvedimenti sui quali si sta lavorando e si lavorerà ancora per alcuni giorni. Sempre guardando la curva dei contagi quotidiani. Perché se non scende quella, difficilmente le riaperture arriveranno presto”.
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LA VOCE DI CONFINDUSTRIA
Da Confindustria – ha sottolineato Huffington Post Italia – è forte la spinta a sbloccare il settore che produce macchine agricole e utensili industriali, i “pezzi” di ricambio per le fabbriche: “Questa, come alcuni altri codici Ateco, potrebbe essere sbloccata. Un esponente di governo che sta da oltre un mese sul dossier spiega: “Per come stanno le cose fino a dopo Pasqua non si apre nulla. Se il comitato tecnico scientifico nei prossimi giorni dirà che i dati sui contagi ce lo consentono, vale a dire se il coefficiente che li determina sarà sceso sotto uno, valuteremo qualche riapertura limitata””.
I BORBOTII
Il presidente di Federacciai Alessandro Banzato, in una intervista all’Ansa, ha levato un grido di preoccupazione: “Da noi il 95% è fermo, in Francia e Germania si continua a produrre, rischiamo di essere tagliati fuori”.
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