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Apple vale più di tutta Piazza Affari: più di 700 miliardi di dollari

Apple ha toccato ieri a Wall Street un valore di capitalizzazione di 701 miliardi di dollari, infrangendo un record che nessuna azienda americana era riuscita a raggiungere. Al momento della chiusura della borsa le azioni AAPL hanno raggiunto il valore di 119,63 dollari fermando la capitalizzazione della Mela a 690 miliari di dollari

 

 

Dal momento dell’insediamento come CEO di Tim Cook, la società di Cupertino è riuscita a triplicare il proprio valore di mercato divenendo la più grande in America e del mondo.


Apple è riuscita a superare di 1,7 volte il gigante petrolifero Exxon Mobile Corp. che mantiene il secondo posto con una capitalizzazione di 401 miliardi di dollari. Le azione tecnologiche hanno goduto quest’anno del crollo dei prezzi mondiali del greggio, di cui è stato testimone il titolo XOM di Exxon che negli ultimi 5 mesi ha perso 43 miliardi di dollari.

Il valore di Apple è nettamente superiore ai diretti competitors: Microsoft che detiene un market cap di 392miliardi $ e Google di 371miliardi di dollari.

Per fare un raffronto, il gruppo californiano ha un valore superiore all’interno mercato azionario russo (ventesimo mercato al mondo) che capitalizza una cifra pari a 531miliardi di dollari e a quello di Piazza Affari (diciottesimo mercato al mondo) che non raggiunge con l’indice FTSE Italia All-Share i 500 miliardi di euro.

La recente impennata del valore di Apple è stata possibile grazie alla rinnovata fiducia degli investitori in seguito alla presentazione e in settembre dell’Iphone 6 e plus e del nuovo Ipad e all’ottimo riscontro che hanno avuto sui mercati; a questo si aggiungono le anticipazione che vedono la Mela Morsicata impegnata nello studio di un sistema di pagamento Apple e il lancio degli SmartWatch previsti per l’anno prossimo. Il titolo Apple non sembra fermarsi nemmeno davanti alle lamentele dei clienti per quanto riguarda i display dei nuovi Iphone, che rispetto ai precedenti sarebbero più inclini ai graffi: il così detto “Scratchgate”.

Bisognerà inoltre vedere come Apple risolverà la questione legata al contratto in scadenza nel 2015 con Google per quanto riguarda il search engine dei dati cartografici su Safari. Il contratto potrebbe infatti vedere il subentro di un nuovi contendenti come Yahoo, con il quale il gigante di Cupertino ha già collaborato, o la stessa Microsoft che attraverso Bing supporta il sistema Siri.

Nonostante alcuni dubbi, la Apple ha comunque previsto nell’attuale trimestre ricavi tra i 63,5 e i 66,5 miliardi, una cifra ben superiore rispetto ai 57,6 miliardi ricavati tra ottobre e dicembre 2013.

 

 

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