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Droni

Droni, gli Usa pensano a leggi restrittive

Droni nei cieli americani, droni per uso civile: è possibile coniugare le istanze di sicurezza con lo sviluppo e l’innovazione di un settore così promettente? Un drone la settimana scorsa si è schiantato sul prato della Casa Bianca a Washington. Nessun attacco terroristico, o all’incolumità del numero uno della Casa Bianca. Un incidente causato da un…

Un drone la settimana scorsa si è schiantato sul prato della Casa Bianca a Washington. Nessun attacco terroristico, o all’incolumità del numero uno della Casa Bianca. Un incidente causato da un uomo che ha dichiarato di aver bevuto un bicchiere di troppo. Il fatto ha scatenato di nuovo gli interrogativi sullo sviluppo e la circolazione dei droni nei cieli delle città americane, tanto da far prevedere che entro il mese prossimo la Federal Aviation Administration promulgherà una serie di regole restrittive per i droni ad uso commerciale. La Federal Aviation Administration ha il compito tra le altre cose di rilasciare licenze per il volo dei droni, nel caso in cui i droni debbano effettuare attività civile (e non siano dei semplici giocattoli). Si pensa che la FAA impedirà ai droni di volare al di sotto dei 400 metri di altezza. E proibirà anche il volo dei droni civili che non sono dotati di guida con pilota e osservatore.

Federal Aviation Administration
Federal Aviation Administration

Di certo l’incidente di qualche giorno a Washington non aiuterà l’uso più “democratico” dei droni, nonostante gli sforzi in questi anni dell’industria del settore nel convincere la Federal Aviation Administration a promulgare regole meno restrittive. L’immaginario comune in questo periodo pensa ai droni anche come a strumenti di attacco terroristico, o ad una minaccia della privacy, ma la funzione dei droni in materia civile può davvero essere di sostegno ad attività economiche come l’agricoltura, l’energia, la logistica e consegna, internet e servizi, monitoraggio di infrastrutture.

I droni sono ancora un mondo tutto da sviluppare, un pò come fu internet nel 1980, nato solo per un uso militare, negli ultimi dieci anni la rete ha dato il meglio di se. Sarà così anche per i droni, scommette Michael Perry, portavoce di DJI, un produttore di droni con base a Hong Kong. Se i droni si aprono ai più, i confini dell’innovazione nel settore potrebbero allargarsi. Proprio come è accaduto a internet. Ma non si possono ignorare le istanze d sicurezza ad un settore che andrà regolamentato. E’ questa la scommessa che attende la Federal Aviation Administration.

 

 

 

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