Le voci di una possibile vendita Twitter si fanno sempre più insistenti, mentre si pensa già ai possibili acquirenti. E il titolo crolla in borsa
Twitter, il social network nato nel marzo 2006, potrebbe essere messo in vendita. Era il 21 marzo 2006 quando il co-fondatore del social network, Jack Dorsey, “cinguetta” per la prima volta, lanciando ufficialmente il social sulla rete. È l’inizio dell’era dei 140 caratteri, dei successi e dei fallimenti, dei cambiamenti e dei tweet che hanno fatto la storia. A 10 anni di distanza, Twitter è in piena crisi ‘adolescenziale’: le azioni crollano e sembra difficile fermare il trend negativo intrapreso dal Titolo.
Twitter: vendita vicina?
Tutto sarà deciso giovedì 15 Settembre: al prossimo consiglio di Twitter, il Ceo Jack Dorsey e gli altri suoi colleghi sono chiamati a discutere della possibile vendita Twitter e del suo delisting da Wall Street.
Nonostante le voci siano sempre più insistenti, però, secondo diversi analisti difficilmente Twitter sceglierà la strada della vendita. Almeno nel breve periodo.
Vendita Twitter: ci sono già possibili acquirenti?
Due i principali big che potrebbero essere interessati all’acquisto di Twitter: Alphabet ed Apple. La prima società, in caso di vendita, potrebbe essere la favorita: Omid Kordestani, presidente esecutivo di Twitter, ha già lavorato per Google. Anche News Corp., Comcast e 21st Century Fox potrebbero rivelarsi dei possibili acquirenti.
Twitter: il crollo in borsa
Le azioni di Twitter continuano a viaggiare in rosso e sembra difficile fermare il trend negativo intrapreso dopo le insistenti voci di vendita. Negli ultimi mesi, dopo aver toccato i minimi storici a maggio, il titolo di Twitter sembrava viaggiare in rialzo, per poi crollare nuovamente alle prime indiscrezioni: le azioni hanno perso oltre il 15% quest’anno. Nella sola giornata di giovedì 8 settembre, le azioni hanno perso ben il 5%.