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Cina Videogiochi

Perché in Cina il mercato dei videogiochi stenta a decollare?

In Cina gli incassi dei colossi del videogame sono frenati, nonostante la fine di un divieto durato 14 anni ecco perché le vendite di colossi come Sony stentano a decollare. A un anno di distanza dalla revoca del bando, in Cina le vendite di console per videogames stentano ancora a decollare. Quello dei videogiochi è…

A un anno di distanza dalla revoca del bando, in Cina le vendite di console per videogames stentano ancora a decollare. Quello dei videogiochi è un mercato potenzialmente enorme stimato in Cina a 22,2 miliardi di dollari, ma il perdurare della censura limita il numero dei titoli di gioco disponibili. A farne le spese sono giganti dei videogames come Microsoft con la sua xBox e il numero uno delle vendite mondiali Sony con la sua PlayStation4.

Sony ha dato il via alle vendite della propria console nel mese di marzo senza ottenere i risultati sperati. La società, per sostenere le vendite sei mercati asiatici, aveva deciso di ridurre il prezzo al listino delle console PlayStation 4, ma la Cina resta comunque un freno.

A lamentarsi è Andrew House, CEO di Sony Computer Entertainment, a margine del Tokio Games Show: «Siamo ancora alle prese con un regime di censura sul quale dobbiamo lavorare. Questo può richiedere molto tempo». Per House quella di Sony non è stata di certo una partenza “razzo”, ma tuttavia vede ancora « un enorme potenzia per il gioco come mezzo di intrattenimento in Cina».

Sony

Dal suo lancio alla fine del 2013, Sony ha venduto circa 25 milioni di console da gioco PlayStation 4, quasi il doppio delle vendite del dispositivo Microsoft XBox One, a dirlo è la società di ricerche di mercato VGChartz. Nel mese di luglio l’azienda ha rivisto le previsioni di vendita per la sua console, portandole da 16 milioni a 16,5 milioni.

In attesa che qualcosa cambi in Cina il colosso giapponese guarda al mercato europeo a detta del CEO «straordinariamente forte».

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