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Mps Aumento Capitale

Mps, ecco che cosa si agita al palio del Monte dei Paschi di Siena

Perdita confermata per il 2017, ipotesi aggregazioni tra voci e smentite, impegno del Tesoro a continuare a sostenere Mps. Sono queste le principali novità che riguardano il Monte dei Paschi di Siena o, come viene ribattezzato da taluni, Monte dei Paschi di Stato visto che ora è il ministero dell’Economia e delle Finanze ad avere…

Perdita confermata per il 2017, ipotesi aggregazioni tra voci e smentite, impegno del Tesoro a continuare a sostenere Mps. Sono queste le principali novità che riguardano il Monte dei Paschi di Siena o, come viene ribattezzato da taluni, Monte dei Paschi di Stato visto che ora è il ministero dell’Economia e delle Finanze ad avere il controllo con il 70% del gruppo bancario guidato dall’amministratore delegato, Marco Morelli.

IL CDA

Ieri il consiglio di amministrazione di Banca Monte dei Paschi di Siena ha approvato oggi il progetto di bilancio d’esercizio della Banca e consolidato del Gruppo Montepaschi al 31 dicembre 2017, confermando i risultati preliminari già approvati dal Consiglio stesso e resi noti al mercato il 9 febbraio scorso.

IL ROSSO

Il gruppo bancario con sede a Siena ha chiuso il 2017 con una perdita netta consolidata di esercizio pari a 3,5 miliardi di euro, impattato, tra le altre cose, da circa 4 miliardi di euro di rettifiche non ricorrenti connesse all’operazione di cessione, tramite cartolarizzazione, di un insieme di esposizioni creditizie classificate a sofferenza.

I COEFFICIENTI

Per quanto riguarda i coefficienti patrimoniali, al 31 dicembre 2017 il Common Equity Tier 1 Ratio si è attestato al 14,8%, rispetto all’8,2% di fine 2016, e il Total Capital Ratio è risultato pari al 15%, che si confronta con il valore del 10,4% registrato a fine dicembre 2016.

LA PAROLA DEL TESORO

Ma al di là dei conti, sono le voci e le smentite sugli scenari legati ad aggregazioni bancarie a tenere banco sul mercato e non solo. Consolidamento bancario? Per il Monte dei Paschi di Siena è ancora troppo presto. Lo ha detto Fabrizio Pagani, capo della segreteria tecnica del ministero dell’Economia, che ha ribadito a margine di un convegno di Confindustria che non è ancora giunto il momento per l’istituto senese per eventuali operazioni di aggregazione e che “non ci sono colloqui in corso”. “Il consolidamento del settore bancario è auspicabile e questo lo abbiamo detto da tempo”, ha comunque sottolineato Pagani. “Credo che sia sostanzialmente condiviso dai manager e dalle associazioni bancarie. Il Monte può essere alle condizioni giuste un protagonista di questo consolidamento, ma è ancora troppo presto”.

L’ARTICOLO DEL CORSERA

Parole che arrivano dopo l’articolo di giorni prima del Corriere della Sera in cui si davano conto delle argomentazioni avanzate a Londra dallo stesso capo della segreteria tecnica dello stesso dicastero, Fabrizio Pagani. Il quale – secondo le indiscrezioni raccolte da Fabrizio Massaro del Corsera – ha avanzato la possibilità che Mps possa diventare anche il fulcro di un’aggregazione bancaria: ossia che la banca controllata dal Tesoro non sia preda bensì base e promotrice di un’aggregazione creditizia.

RUMORS E SMENTITE

Ma il tema del consolidamento continua sempre a ruotare attorno a Mps . Risalgono a febbraio, infatti, le indiscrezioni relative a un possibile interesse di Ubi Banca  per Mps, rumors smentiti però prontamente dall’ad di Ubi, Victor Massiah, lo scorso 9 febbraio. “Il passo definitivo per l’incorporazione delle tre banche lo faremo nelle prossime settimane, ma non è questo che ci fermerebbe in caso di opportunità” per eventuali nuove aggregazioni, tuttavia “al momento non abbiamo alcun dossier aperto”, aveva affermato il consigliere delegato. Più in generale, aveva aggiunto, “sarà inevitabile un ulteriore momento di consolidamento per il sistema bancario italiano” dove si creeranno, “come negli altri grandi Paesi europei 3-4 grandi banche leader, ma questo può avvenire in un anno o in cinque, nessuno lo sa”, dunque il punto “non è se avverrà, ma quando e come”.

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