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Tassa

Lo sapete da dove arriveranno i soldi per gli stipendi dei dipendenti statali?

Per aumentare la spesa pubblica meglio tagliare le uscite dello Stato o puntare su maggiori entrate fiscali? Alla domanda il governo Gentiloni ha risposto così: meglio puntare a racimolare più soldi dal fisco, magari contrastando di più l’evasione tributaria, per finanziare il recente rinnovo del contratto nazionale dei dipendenti statali. IL RINNOVO CONTRATTUALE A ricordare…

Per aumentare la spesa pubblica meglio tagliare le uscite dello Stato o puntare su maggiori entrate fiscali? Alla domanda il governo Gentiloni ha risposto così: meglio puntare a racimolare più soldi dal fisco, magari contrastando di più l’evasione tributaria, per finanziare il recente rinnovo del contratto nazionale dei dipendenti statali.

IL RINNOVO CONTRATTUALE

A ricordare la strada scelta dall’esecutivo è un dossier odierno del Servizio Bilancio del Senato, ossia i tecnici di Palazzo Madama. Nel documento che approfondisce e analizza la “cornice finanziaria della decisione di bilancio per il triennio 2018-2020” si evidenzia tra l’altro un incremento, rispetto alle risorse già stanziate a legislazione vigente “degli oneri di parte corrente” dovuti a due novità: il contratto collettivo di lavoro per il triennio 2016-2018 nelle amministrazioni pubbliche e “i miglioramenti economici del personale dipendente delle amministrazioni pubbliche in regime di diritto pubblico per un importo pari a 1.650 mln di euro per ogni anno del triennio 2018-2020”.

LA COPERTURA FINANZIARIA

Qual è stata la copertura finanziaria di queste nuove spese? Scrive il Servizio Bilancio del Senato: “Concorrono alla copertura degli interventi onerosi della legge di bilancio diverse misure in materia di contrasto all’evasione fiscale quali l’estensione della fatturazione elettronica – in relazione alle quali è stato stimato un recupero di gettito di circa 4.243,6 mln di euro nel triennio – e le misure in materia di distribuzione dei carburanti per le quali è stato stimato un maggior gettito di 553,7 mln di euro nel triennio”. Inoltre vi sono anche azioni di contrasto alle frodi nel settore degli olii minerali per le quali sono state stimate maggiori entrate per 1.422,4 mln di euro per il triennio.

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